PERUGIA - La pandemia e le misure restrittive adottate per contenerla hanno avuto «un effetto devastante, traumatico, nella vita di tutti, ma in particolare nelle categorie più fragili», con un aumento nel 2020 del 30%
di patologie del comportamento alimentare (anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata) in tutte le regioni italiane. A tracciare il quadro è la dottoressa Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, direttore della Rete disturbi del comportamento alimentare dell'Usl Umbria 1 e presidente Siridap, la Società italiana riabilitazione disturbi del comportamento alimentare e del peso. Lo fa in vista della giornata nazionale contro i disturbi alimentari in programma il 15 marzo.
«Nel biennio 2018-2020 - spiega Dalla Ragione - la Regione Umbria è stata capofila di una ricerca epidemiologica nazionale sui Disturbi del comportamento alimentari per conto del Ministero della Salute l'aumento delle patologie del
comportamento alimentare. Si calcola che in Italia in questo momento ne siano affette circa tre milioni di persone. Durante gli ultimi due anni sono triplicate le chiamate al Numero verde nazionale, gestito dall'Usl Umbria, 800180969».
Secondo la psichiatra e psicoterapeuta «in Umbria l'aumento della patologia è stato in linea con il trend nazionale».
«Calcoliamo - ha aggiunto - che ci siano in questo momento 15.000 persone affette da disturbi alimentari, un numero che comunque non comprende le persone affette da obesità, soprattutto adolescenti, che è molto alto».
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