Omicron 2: verifiche su alcuni campioni sospetti. Vaccini, 24mila over 50 senza alcuna protezione

Domenica 30 Gennaio 2022 di Fabio Nucci
Omicron 2: verifiche su alcuni campioni sospetti. Vaccini, 24mila over 50 senza alcuna protezione

PERUGIA - Prosegue la fase di lenta ritirata del virus con la curva epidemica che sembra disegnare un andamento lievemente discendente. I 1.807 contagi rilevati venerdì, per la prima volta dal 30 dicembre scorso, riportano i casi settimanali sotto quota 13mila, con l’incidenza a 1.475 casi per 100mila abitanti. Su tale assetto si allunga l’ombra di Omicron 2 “sorella” della nota variante sudafricana già isolata in Toscana e Lazio e sulla quale il laboratorio di microbiologia di Perugia sta eseguendo alcuni controlli. Intanto, sul versante vaccinazione, escludendo i guariti, sono circa 88mila le persone in attesa di prima dose, 24.500 tra gli over 50.
L’attività di sorveglianza e testing di venerdì ha restituito 1.807 nuovi contagi, 1.084 certificati da tampone processato con test antigenico. Dopo una fase di stabilità, il dato settimanale dei positivi ha ripreso a scendere e rispetto al periodo 14-21 gennaio si osserva un calo del 9,4%. Un dato incoraggiante ma che va misurato insieme al 5,2% di tamponi effettuati in meno nello stesso periodo e, soprattutto, con la ridotta attività di tracciamento dei contatti. In più, nell’ultima giornata si è registrato un lieve aumento dei degenti ospedalieri Covid: sette in più in area medica, dove ora figurano 199 pazienti, due in più in intensiva dove sono occupati otto posti letto, con una saturazione tornata al 6,3%. Non accenna a scendere la curva dei decessi: altri cinque i casi letali segnalati tra venerdì e sabato mattina, 33 nell’ultima settimana. Le ultime vittime erano residenti nei comuni di Bastia Umbra, Calvi dell’Umbria, Città di Castello, Perugia e Terni. Il tasso di letalità mobile, calcolato sui dati settimanali con una latenza di 14 giorni, resta molto basso, di poco sopra lo 0,20%.
Intanto, alle porte dell’Umbria ha già fatto capolino Omicron 2, sorella della variante sudafricana che nella regione imperversa al 100%. Un’indagine rapida Iss-Fondazione Bruno Kessler l’ha isolata in nove regioni, tra cui Lazio, Toscana ed Emilia Romagna ed è probabile che abbia già fatto il suo ingresso nella regione. Dall’ospedale regionale di Perugia, fanno sapere che dopo nuovi test eseguiti giovedì, al laboratorio di Microbiologia, riferimento regionale per l’Iss diretto dalla professoressa Antonella Mencacci, sono in corso dei controlli incrociati con dati e referti che arrivano dall’Abruzzo relativi al sequenziamento.
Sul versante vaccinazioni, intanto, il report settimanale del commissario Francesco Paolo Figliuolo ha fatto luce sulla situazione, confermando per l’Umbria una profilassi che resta su ritmi sostenuti.

Escludendo i non vaccinati guariti, nella regione sono 87.960 gli assistiti con più di 5 anni in attesa di prima o unica dose, pari al 10,5% della popolazione vaccinale (11,1% in Italia). Tra gli over 50, sono 24.445 i “no vax” (meno i guariti), il 5,7% della popolazione vaccinabile (6% in Italia). Escludendo la platea pediatrica, la quota maggiore di “no vax” persiste nelle fasce 40-49 anni (10,2%) e 12-19 anni (11,2%). Dall’assessore alla Salute, Luca Coletto, è intanto arrivato un appello alla vaccinazione in gravidanza. «È confermata da un recente documento EMA e l’Aifa la raccomanda con vaccini a mRNA, nel secondo e terzo trimestre. Non è controindicata e qualora, dopo valutazione medica, si decida di rimandarla, potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione e sarà comunque sempre necessario avvisare la gestante dei rischi a cui lei ed il nascituro sono esposti». Dal primo al 28 gennaio, nell’azienda ospedaliera di Perugia sono state prese in carico 36 donne incinte Covid, 22 delle quali non vaccinate: 27 hanno già partorito, 17 delle quali non vaccinate. A Terni, su 73 parti, 5 erano “donne Covid”, nessuna vaccinata.

Ultimo aggiornamento: 10:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA