Quattro indagati e due società sequestrate. Eccole le prime conclusioni investigative nel corso dell’inchiesta su sistema Exodus, il software che avrebbe succhiato abusivamente dati sensibili di centinaia di utenti. Violazione della privacy e reati informatici sono le piste battute dai pm Cristina Curatoli e Claudio Onorato, sotto il coordinamento del procuratore Gianni Melillo.
Lo scorso febbraio sono finite sotto sequestro due società, legate alla produzione e diffusione di software poi venduto tramite lo store di Google. Stando a quanto emerge dalla lettura del provvedimento di sequestro firmato dal Gip De Ruggiero, risultano indagati per reati informatici Giuseppe Fasano (originario di Bari e residente a Catanzaro) e Salvatore Ansani (di Catanzaro). Le due aziende colpite sono la eSurv Srl e la Stm.
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