Smart Working, come funziona in Germania

Venerdì 8 Settembre 2023
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Traffico, cantieri, ritardi. Il ritorno in città ha riproposto i soliti temi per i lavoratori e i pendolari. Lo smart working è un vecchio ricordo in Italia. Ma cosa succede all'estero? Andiamo in Germania per esempio. Secondo un sondaggio dell'Ifo Institute, il 17% dei tedeschi lavora da casa ma solo la metà dei posti di lavoro è adatto al lavoro a distanza, come dichiara l'esperto dell'Ifo, Jean-Victor Alipour. Nei settori IT e pubblicitario, quasi due terzi delle ore lavorative vengono svolte dalle proprie abitazioni o da luoghi scelti dal lavoratore per la propria professionalità. Per i consulenti di gestione è un quarto, mentre nelle telecomunicazioni e nella programmazione e radiodiffusione è del 38%. Nel settore dell'ospitalità e degli alloggi, la percentuale è inferiore all'1%. Nell'edilizia è del 3%, e per i produttori di bevande è del 2%. La percentuale di dipendenti che lavorano almeno in parte da casa è aumentata leggermente a agosto, passando dal 24% di aprile al 25%. Questa tendenza è rimasta stabile dopo la revoca dell'obbligo di offrire il lavoro a distanza nel marzo 2022, sottolinea Alipour. Il lavoro a distanza è ormai parte integrante della cultura lavorativa in Germania e si prevede che continuerà ad esserlo in futuro, con l'adozione crescente di modelli ibridi.

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