All’arrivo tanti pensieri e visi un po’ imbronciati dopo il pareggio con l’Empoli. Alla fine tutti felici all’hotel Hilton Cavalieri. Il 123esimo anniversario della Lazio è un flusso continuo tra calciatori, staff, dirigenza e sponsor, tutti accompagnati dalle rispettive famiglie. Una riunione importante nel momento più delicato della stagione, con tanto di chiosa finale con il 64esimo compleanno di Sarri, che ha ammesso sorridendo: «Purtroppo sto arrivando a un’età in cui non si festeggia neanche tanto volentieri».
Lazio, le parole di Sarri al 123esimo anniversario del club
È stato un inizio di settimana difficile per il Comandante, ma la serata del Cavalieri ha scaldato anche lui: «Questa è una società particolare – ha rivelato a Lazio Style - all’esterno uno non si può immaginare. La lazialità se ti entra dentro, ti rimane. Ora capisco quello che diceva Angelo Gregucci».
Sarri: «Preferisco lavorare per una famiglia come questa»
È un fiume in piena di rassicurazioni Sarri, ammaliato dalla gestione di Lotito: «Per me lavorare per un fondo non è così bello come farlo per una famiglia. Qui il presidente ti fa sentire proprio così, raramente fa pesare la sua carica e quando lo fa ha ragione». Più che un rapporto lavorativo: «Spesso ti sembra di essere a cena con un amico e questo ti fa stare bene. A me dà forti motivazioni, ne ho bisogno. Sono molto più motivato a dare soddisfazione a qualcun altro che a me». Soddisfazione ricambiata anche dal patron, che proverà a regalare al tecnico un terzino sinistro (Pellegrini) e un vice Immobile (Sondato Bonazzoli, voci su Sanabria). Il difficile obiettivo Champions passa anche da una rosa più completa.
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