Contento ed euforico. Sorride sereno, Sarri. La sua Lazio, dopo le buone partite con Fiorentina, Atalanta e Marsiglia, ha ancora una volta offerto una prestazione importante. Non solo nell'intensità e nell'aggressività, ma stavolta anche per lo spettacolo nelle giocate. Quell'idea di bellezza a cui tiene tanto. «È stata una bella Lazio, era una partita pericolosa, avevamo fatto un punto solo dopo le partite di Europa League. È stata una grande risposta della squadra».
LA SOSTA. Ora c'è la sosta, un periodo buono per proporre lavoro e idee. Ma Sarri con un pizzico d'amarezza, ribatte: «Mi vien da ridere quando sento queste cose, perché se ne vanno via otto-dieci giocatori, le partite dopo il rientro dalle Nazionali, poi, sono sempre particolari e difficili: esci da un gruppo diverso e rientri in un altro, non è sempre scontato. È assurdo che la Nazionali abbiano tutte queste pause, quando si parla di lavoro ci si dà a bere. Per questo rido quando penso ai giornalisti che parlano del momento delle soste».
Sulla prestazione della squadra pochi dubbi davvero: «È aumentato il livello di determinazione della Lazio, le motivazioni sono più sentite. Quello a cui tengo è la continuità nella prestazione. La partita delle Nazionali è sempre risicata, il grande nome dopo ti può portare sempre a fare meglio». L'ultima è sul gol di Luis Alberto? Quindi non è vero che se corri tanto non puoi far bene, lo vedete che sono tutte cazzate? Ha fatto un gol bellissimo ed è stato bravo. Si sta meritando tutto»
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