Pogba positivo, l'esplosione con la Juve poi il flop allo United e gli infortuni: la parabola del Polpo

Paul è stato trovato positivo al testosterone e rischia fino a 4 anni di squalifica

Lunedì 11 Settembre 2023
Pogba positivo: l'esplosione con la Juve, il flop allo United e i tanti problemi fisici

Paul Pogba positivo al testosterone.

Il centrocampista francese sta vivendo ore complicate dopo che un controllo antidoping risalente alla prima giornata di campionato ha fatto emergere la sua positività a quella che è considerata a tutti gli effetti una sostanza dopante. Si tratta dell'ennesimo stop in una carriera che si sta tristemente trasformando in una parabola discendente a tutti gli effetti.

Gli inizi allo United e il rapporto con Ferguson

Pogba è cresciuto a Roissy-en-Brie, un quartiere della periferia sud-est di Parigi, in una famiglia povera e numerosa. «Fin da bambino diceva che il suo sogno era giocare nella Nazionale francese» ha raccontato il padre, che poi lo spinse a lasciare la squadra del paese per approdare nel Le Havre, uno dei vivai più rinomati di Francia. La prima esperienza lontana da casa non sarà l'ultima, perchè il giovane Paul riceve presto una chiamata da Manchester e viene ingaggiato da Sir Alex Ferguson in persona.

Pogba positivo, rischia squalifica fino a 4 anni. Cos'è il testosterone

Le sue qualità emergono fin dai primi anni allo United e gli valgono la convocazione con la Nazionale Under 17 francese. Nel 2011, dopo un’attesa snervante cavalcata da un’inusuale attenzione mediatica, fu lanciato per la prima volta da Ferguson in prima squadra, ma l’esordio contro il Leeds in League Cup non gli bastò: «È come se avessi assaggiato una torta, ma ora voglio mangiarla tutta! Voglio giocare stabilmente in prima squadra». Proprio le ambizioni di Paul, che voleva un ruolo più centrale in una delle squadre più forti d'Europa, portarono alla rottura con Sir Alex, che riteneva che le difficoltà per il rinnovo del suo contratto fossero soltanto una questione di soldi. In realtà però Pogba voleva giocare, e a quel punto arrivò la Juventus.

L'esplosione alla Juventus

Nell’estate 2012 Pogba arrivò a Torino a parametro zero e la sua prima stagione fu abbagliante: 37 presenze al primo anno tra i professionisti e 5 gol, con giocate di classe allegate a un dominio fisico senza eguali in Serie A. Da quel momento la sua ascesa fu inarrestabile e alla Juventus vinse quattro scudetti consecutivi, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane. Con Allegri in panchina e Pogba in campo i bianconeri andarono vicini a sollevare anche la Champions League, salvo poi essere battuti per 3-1 dal Barcellona nella finale di Berlino. La stagione seguente sarà l'ultima a Torino per Pogba, che sente il richiamo di casa e decide di tornare a Manchester, dove lo United, dopo averlo fatto andare via a zero, è pronto a investire 105 milioni per lui.

 

Il ritorno flop a Manchester e il Mondiale con la Francia

Tornando a Manchester Pogba diventa il giocatore più costoso della storia del calcio. Un record destinato a essere battuto (più volte), ma che certifica il valore di un giocatore che doveva essere la pietra miliare su cui ricostruire la grandezza perduta dello United. La sua seconda esperienza in Premier League però è complessivamente fallimentare. Paul non riesce a confermarsi sui livelli della Juventus e litiga più volte con José Mourinho, che dopo aver vinto con lui l'Europa League del 2017 comincia a farlo sedere sempre più spesso in panchina. Nel frattempo Pogba gioca e vince un Mondiale da protagonista in Russia con la Francia, che trionfa battendo la Croazia in finale. Quel successo però è il vero spartiacque della carriera del centrocampista, che torna a Manchester svogliato e senza i giusti stimoli. Comincia a presentarsi al campo di allenamento in Rolls Royce con tanto di autista e il suo rendimento in campo cala drasticamente. A una condizione non ottimale si aggiungono numerosi infortuni, che lo costringono ai box incrinando il suo rapporto con l'ambiente. Quando scade il suo contratto nel 2022, lo United sceglie di lasciarlo andare ancora una volta a parametro zero e Paul decide per un altro ritorno, questa volta alla Juventus.

Un'annata da incubo e le accuse di doping

Pogba torna a Torino nell'estate del 2022 in pompa magna, ma il campo lo vede raramente. Si infortuna subito nella tournée bianconera negli Stati Uniti, e il problema al ginocchio risulta più serio del previsto. Paul decide però di non operarsi, sceglie una terapia conservativa per non perdere la chiamata della Francia ai Mondiali in Qatar, salvo poi ricredersi al costante aggravarsi delle sue condizioni. L'operazione lo tiene fuori dal campo per diversi mesi e torna in forma soltanto alla fine della scorsa stagione, giocando qualche minuto ma senza mai incidere. Anche l'ultimo precampionato è stato caratterizzato da continui problemi fisici, con il giocatore che si è presentato alla prima giornata di Serie A con l'ennesimo guaio muscolare. La trasferta di Udine però ha portato in dote un test antidoping che ha fatto emergere la positività di Pogba al testosterone. Un'accusa da cui il calciatore deve ora difendersi e che rischia di trasformarsi nell'ennesimo periodo lontano dai campi da calcio. 

Ultimo aggiornamento: 19:03
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