«Macte animo».
IL SERGENTE
Se dietro la Lazio scricchiola, davanti la musica cambia. La mano di Sarri si vede perché i biancocelesti arrivano al gol sia su azione che su calcio da fermo, uno dei limiti della gestione precedente. In tanti hanno già dato il proprio contributo. Luis Alberto ha segnato 3 gol, tra i quali il colpo da biliardo dell’andata. Meglio ancora Milinkovic con 7 centri. Mai così bene Sergej a gennaio con la seconda doppia cifra in biancoceleste sempre più vicina. Bene, soprattutto a inizio stagione, Felipe Anderson con 4 gol mentre Zaccagni è sbocciato dal mese di dicembre trovando due guizzi consecutivi contro Sassuolo e Genoa. Accelera e segna Pedro, fedelissimo di Sarri. L’ex giallorosso è il secondo marcatore stagionale della rosa con 8 gol dietro ovviamente al solito Immobile. Il capitano biancoceleste è tornato dopo due assenze di fila a causa del Covid e ha inaugurato il 2022 con due centri per un totale che già recita 18. Quello contro l’Empoli è stato il sesto gol di fila alla prima partita ufficiale del nuovo anno. Ciro è una sentenza anche per le neopromosse con 41 gol in 45 sfide ufficiali. Con il guizzo contro l’Inter poi l’ex Scarpa d’Oro si è confermata nell’Olimpo dei bomber dei cinque principali campionati europei. Nelle ultime sei stagioni oltre al numero 17 biancoceleste solamente Lewandowski e Salah sono riusciti a mettere a referto almeno 15 gol all’anno. Il rullo compressore Immobile fa tremare la Salernitana con un’altra statistica: a San Siro ha raggiunto Ibrahimovic in vetta alla classifica delle reti segnate in trasferta (7). Come al solito sarà lui l’arma principale di Sarri. Il Comandante, imbattuto all’Arechi in tre precedenti, punterà tutto su Ciro per sfatare il tabù della Lazio. «Macte animo» permettendo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA