La favola è doppia: Romagnoli a casa, Patric nuova certezza. La Lazio è rinata in difesa: ha aggiunto la seta all'acciaio, così s'è insediata in vetta. Sarri non poteva non ricostruire dalle fondamenta, l'ha fatto senza alterigia.
Lazio, Sarri si è adeguato ai giocatori: la sua squadra ha più equilibrio ma non ha perso qualità
CANCELLIERI PROVA A DESTRA
In teoria, la restaurazione estiva avrebbe dovuto riportare Patric in panchina. Forse nelle attese della piazza, Gabarron al momento non si tocca. Per carità, Casale è stata una precisa richiesta di Sarri, verrà gettato presto nella mischia. Gila è ancora più indietro nella gerarchia. Con questa solidità ritrovata, è difficile tuttavia spostare una virgola persino in mediana. Luis Alberto però merita la sua chance, anche lui segnò l'anno scorso contro la Sampdoria. Dove la rete da dietro è stata spesso una sentenza. Anche a Lazzari portano fortuna le sfide (1 centro e 3 assist) sotto la Lanterna. Marusic timbrò due volte il cartellino in Liguria contro il Genoa. Insomma, a Marassi può arrivare un aiuto dalla difesa. Anche perché Pedro è ufficialmente out per la distorsione alla caviglia, rimediata in allenamento l'altro ieri mattina. Lo spagnolo è addirittura a rischio per sabato contro il Napoli, Cancellieri da ieri fa solo prove a destra. Dall'inizio però straordinari per Zaccagni e Felipe Anderson con Immobile bestia nera doriana.
Lazio, arginata anche la "LuLa": ora la difesa è una certezza per Sarri
1200 TIFOSI A GENOVA
Occhio però alla sfida di domani al Ferraris, è una trappola. Non a caso, subito dopo il trionfo sull'Inter, Sarri ha inviato un messaggio alla sua squadra. L'anno scorso dopo i successi contro i nerazzurri e la Roma, arrivarono le debacle contro Bologna e Verona. La Samp è arrabbiata dopo l'umiliazione subita (4-0) dalla Salernitana, non ha ancora segnato (mai successo in 15 anni) dall'inizio di questa serie A, ma rappresenta per la Lazio il primo vero esame di maturità. Sarri vuole vedere la mentalità, proprio adesso che inizia il tour de force con sei gare in 18 giorni, non tanto per misurare la cilindrata. Quanto per capire se i biancocelesti riusciranno a fare quel famoso salto di qualità a livello di continuità. Gli impegni ravvicinati e gli imprevisti di formazione saranno la vera prova. Ma la Lazio non sarà mai sola: turno infrasettimanale delle 18.30, domani saranno addirittura 1200 i tifosi al seguito nel Settore Ospiti a Genova. La favola è appena iniziata, ci sono strani segnali nell'aria. Sei squadre di cinque città diverse in testa alla classifica della Serie A: non succedeva dal 1973/74, quando il tricolore finì sulla maglia della Lazio con un tecnico toscano in panchina. Sarri, «su c'è il Maestro che ce stà a guardà».
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