Prandelli cambia l'Italia, contro l'Armenia squadra stravolta per nove-undicesimi

Martedì 15 Ottobre 2013 di Ugo Trani
Prandelli cambia l'Italia, contro l'Armenia squadra stravolta per nove-undicesimi

dal nostro inviato NAPOLI Sono preoccupato. Prandelli lo dice con convinzione. L’Italia in Brasile da settembre, ma ancora non sicura di essere una delle 8 teste di serie del prossimo mondiale. Il Belgio l’ha superata nel ranking Fifa: ora gli azzurri sono quinti e devono stare attenti almeno a tre nazionali, la Colombia, la Svizzera e l’Uruguay che, vincendo, ci superano. L’Olanda, invece, ci raggiungerebbe. Questo in caso di nostro pari. Con la sconfitta la prima fascia è persa. «Noi per avere la certezza dobbiamo vincere. Ecco perché i miei timori sono legittimi. In questi giorni è mancata l’attenzione sulla partita: l’Armenia, tra l’altro, può ancora arrivare seconda e la sua forza sono le ripartenze». Combinazione difficile. La nazionale di Minasyan deve prendere i tre punti stasera al San Paolo e sperare che la Danimarca non superi Malta e che Repubblica Ceca-Bulgaria finisca pari.

LA RIVOLUZIONE

Prandelli stravolge l’Italia, nuova per nove-undicesimi. Solo Montolivo e Osvaldo confermati (più Aquilani, entrato nella ripresa), rispetto alla gara di venerdì sera a Copenaghen. «Sì, farò parecchi cambi. Se non ricordo male nella seconda partita facciamo spesso un po’ fatica e siamo sempre stati criticati. Almeno sette-otto giocatori saranno diversi. E molto motivati e freschi, capaci di mettere in discussione le mie scelte». Non annuncia la formazione, ma fa capire che Balotelli è in bilico. Non gioca da due settimane, dalla gara del Milan ad Amsterdam contro l’Ajax. «Devo vedere come sta, dopo il virus intestinale». Ci sarà Insigne, quarto napoletano a giocare in questo stadio in maglia azzurra (prima di lui Juliano, Ferrara e Cannavaro): «Lorenzo ha superato i problemi. Può aiutarci in quella zona del campo. Non solo liberandosi per entrare lui, ma per dare palle importanti ai compagni d’attacco». Tornerà, a partita in corso, anche Rossi. «In questo ritiro l’ho coccolato. Doveva riassaporare il clima azzurro e allenarsi con i compagni con i quali potrebbe giocare. Qualche minuto glielo faccio fare».

DISTRAZIONI E VELENI

«Non mi sono stufato, capisco... Sembra già la vigilia del mondiale. Abbiamo passato una settimana tra le polemiche. Si vede che la qualificazione in anticipo di due turni ha spostato l’attenzione su altro. Ma il Brasile è lontano e mi sembra tutto prematuro». Prandelli si rende conto che la nazionale fa da calamita nel senso che attira veleni e comunque discussioni. «Ma io voglio sfatare anche il luogo comune che l’Italia va bene e vince solo quando è sotto tiro. Non mi piace che la mia squadra giochi contro, ma per...». Di sicuro Balotelli e Cassano, i suoi due attaccanti titolari a Euro 2012, non collaborano. Nè dentro nè fuori. Il ct ammette: «In questi giorni su Mario ci sono state molte esagerazioni, anche se lui alle volte se le cerca. Sulla storia del tweet non c’è altro da dire. Hanno già risposto il presidente Abete e il dg Valentini, non voglio aggiungere niente alla vicenda, alimentandola con nuove battute. Con lui c’è il rapporto professionale e anche quello sentimentale. Di un padre con il figlio. Di un fratello. Un papà ama i figli, ma a volte si prende grandi arrabbiature. Non rispondo, per rispetto, ad Antonio calciatore. E nemmeno all’uomo: non lo posso fare in due parole e non è questa l’occasione».

DALLA CERTEZZA AL DUBBIO

«Avrò una chance importante» chiarisce Marchetti. Il portiere della Lazio ha una grande occasione. Buffon per una notte gli lascia il posto: «Il mio obiettivo era tornare a far parte di questo gruppo. Gigi è il nostro capitano: il suo valore è indiscusso. Conosco il mio ruolo e lo accetto con grande tranquillità. Sarà dura contro l’Armenia, ma noi vogliamo vincere per mantenere la posizione nel ranking». Florenzi prova da titolare al San Paolo. Sarebbe la sua prima volta. Ma ha un affaticamento e Prandelli deciderà stamattina. Venerdì c’è Roma-Napoli, meglio non scherzare. «Una sfida tra le due squadre più europee». Parola di ct.

Ultimo aggiornamento: 19:08
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