Tutto ruota attorno a Immobile. Il bomber sta meglio, non ancora benissimo. E’ una delle settimane più attese, quella che porta al ritorno di Inzaghi all’Olimpico, la Lazio vuol farsi bella e soprattutto farsi trovare pronta. E agguerrita. C’è ancora un dubbio, la presenza di uno degli attaccanti più forti del campionato. Sul suo rientro c’è ottimismo, ma non è così scontato. L’infortunio alla coscia destra, una piccola lesione al semimembranoso, è in via di guarigione, ma non ancora smaltita del tutto.
Lazio, contro l'Inter Milinkovic è la sentenza del gol
Ciro scalpita
Il centravanti laziale non ha dubbi, sabato con l’Inter ci sarà senza problemi. A qualche tifoso incontrato nel week-end durante la gita a Parigi a Disneyland con la famiglia, ha garantito che sarà in campo. L’assenza a Bologna gli è pesata tanto, anche se non c’era, la sconfitta l’ha accusata parecchio. Ed è normale per chi, come lui, vede questo campionato come un trampolino per tornare in Champions League. Con i nerazzurri è la partita del riscatto e lui, da capitano, avverte anche questa responsabilità. Poi è una partita speciale, non solo perché l’Inter è una big, ma pure perché davanti ci sarà Inzaghi, il tecnico che l’ha rigenerato e fatto rinascere dopo le deludenti avventure con Borussia Dortmund e Siviglia. Non solo. Troverà Correa, l’ex compagno del reparto d’attacco. Col Tucu c’è sempre stato un bel rapporto e una grande sintonia, anche per questo non vuole mancare perché ci tiene a fare bella figura e ad essere il protagonista della serata. La scorsa settimana non ha mai visto il campo, ha passato il tempo a lavorare in palestra e fare fisioterapia per questo attende l’esito degli esami per ottenere l’ok definitivo per tornare a disposizione di Sarri.
Rapporto special
La molla del rientro è il terreno di gioco e l’ambizione, ma forse in questa particolare circostanza è più Inzaghi. Tra i due c’è sempre stato un rapporto particolare. Il tecnico nerazzurro deve molto a Immobile per i suoi successi, ma anche Ciro deve tanto a Simone. Si sentono ancora spesso, entrambi sono cresciuti, maturati e in un certo senso completati alla Lazio. Per alcuni il feeling tra l’allenatore e il tecnico era forse un po’ esagerato, anche perché spesso andavano in vacanza insieme e questo, sinceramente, non è che venisse tanto accettato all’interno, ma mai nessuno ha detto nulla. Normali borbottii da spogliatoio. Nessuna polemica, tranne una volta quando Immobile, dopo una sostituzione in un Lazio-Parma del 2019, mandò pubblicamente e platealmente a quel paese il tecnico davanti a tutti. Lì per lì, Inzaghi non disse nulla, lasciò correre, ma la punizione fu severissima: Ciro venne tenuto fuori la settimana successiva a Milano, proprio contro l’Inter. Il giocatore si scusò subito, il legame diventò ancora più saldo. Sabato prossimo però non c’è amicizia che tenga, stavolta è Ciro che vorrà infliggere una severa lezione al suo amico e maestro. Per sé stesso, per la Lazio e i suoi tifosi che, probabilmente, non gli hanno ancora perdonato il voltafaccia estivo. Ma questa è un’altra storia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA