Figc, Gravina: «Mio no alla presidenza è stata scelta giusta»

Martedì 30 Gennaio 2018 di Redazione Sport
Figc, Gravina: «Mio no alla presidenza è stata scelta giusta»
«Ieri potevo fare il presidente della Figc e mi è costato dire di no, ma il mio si avrebbe gratificato solo me stesso e non avrebbe fatto bene al calcio italiano.
Sono orgoglioso». Così il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, dopo la mancata elezione del nuovo numero 1 federale. «Il 10 novembre e il 29 gennaio sono due date di svolta - ha aggiunto, ai microfoni di Radio Crc -. Abbiamo dimostrato che c'è una necessità impellente: ammettere la sconfitta e affidare a terzi il rilancio del calcio. Non mi fa paura il commissario». «Io, da parte mia, ho vinto, perché ho creduto di poter giocare un partita che non mi hanno fatto giocare - ha proseguito Gravina -, ma soprattutto perché la mia coerenza è evidente. Il calcio ha bisogno di una riforma, di un cambio del peso politico e di trovare un supporto dal Coni e dal governo. Insieme bisogna creare un sistema credibile. Servono qualità dei controlli, una giustizia sportiva, la riforma dei campionati». Gravina ha concluso con una frecciata alla Lega di A: «Mi chiedo quale sia il contributo della Serie A nel calcio, anche perché per essere leader non basta autoproclamarsi, ma devi dimostrarlo sul campo. Abbiamo sbagliato nel non essere grandi riformatori, ma le negatività più importanti arrivano da un mondo vero e trainante che genera risorse e che è indietro rispetto a Spagna, Germania o Inghilterra».
Ultimo aggiornamento: 19:16
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