Roma Feyenoord, Mourinho: «Dybala in dubbio, domani il test decisivo. La squadra è in fiducia»

La Roma deve ribaltare la sconfitta per 1-0 maturata in Olanda: in palio la semifinale di Europa League

Mercoledì 19 Aprile 2023 di Gianluca Lengua
Roma Feyenoord, Mourinho: «Dybala in dubbio, domani il test decisivo. La squadra è in fiducia»

José Mourinho si tiene il dubbio Paulo Dybala in vista della gara di ritorno contro il Feyenoord nonostante l’argentino si sia allenato nei due giorni precedenti la gara: «La grande questione per me è: sta bene o non sta bene.

Se è un dubbio è sempre un dubbio. A inizio partita non giocherà 90 o 120 minuti e magari ti mangi un cambio dopo 10 minuti. Se va in panchina, entra e si fa male rischi di non avere altre possibilità di fare il cambio». Ecco la conferenza stampa integrale alla vigilia del quarto di finale di ritorno di Europa League. 

Nelle cinque top leghe europee la Roma ha preso più pali, 

«Siamo una squadra difensiva e abbiamo 27 pali. È un po’ contraddittorio. Non voglio dire che siamo sfortunati, dovremmo essere più bravi. Si può parlare di palo dopo che il portiere avversario ha fatto una bella parata, però, per me significa che creiamo ed è importante. Quando cominciamo una partita con Roma 0 e Feyenoord 1 abbiamo bisogno di segnare. E questi pali mi danno una sensazione contraria alla preoccupazione, vuol dire che siamo capaci di creare». 

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Come sta Dybala?

«Onestamente non lo so. Avete visto 15 minuti in cui si è riscaldato e dopo abbiamo fatto un po’ di organizzazione tattica senza opposizione, bassissima intensità. Abbiamo deciso di dare a Paulo altre 24 ore per capire se può o meno. Domani mattina faremo qualcosa di più obiettivo e intenso per capire se giocherà»

Come ha visto Abraham dopo il gol?

«Sta sempre bene. È un ragazzo felice: ride, scherza è positivo. Io lo vedo sempre bene, anche se gioca male o non segna».

Quanto è importante avere fiducia nelle alternative?

«È molto importante. Bove è giovane e ha bisogno di crescere, ancora non ha storia da titolare in Serie A. Quest’anno ha fatto 3/4 partite da titolare e ogni partita mi sembra sempre più giocatore. Llorente è già un giocatore con grande esperienza, ha avuto bisogno di tempo per imparare a giocare con noi, che è diverso dall’imparare a giocare a calcio. Quando è arrivato il nostro gioco era strano per lui, ora gioca con più stabilità e mi sembra perfettamente integrato. Ci sono anche altri, mancano otto partite di campionato, con quella di domani sono 9 che possono diventare 12. Sono partite con poco spazio per far giocare tutti». 

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Dybala può tornare utile anche in panchina?

«Non è facile. La grande questione per me è: sta bene o non sta bene. Se è un dubbio è sempre un dubbio. A inizio partita non giocherà 90 o 120 minuti e magari ti mangi un cambio dopo 10 minuti. Se va in panchina, entra e si fa male rischi di non avere altre possibilità di fare il cambio. Per me la questione è più gioca o non gioca. Non abbiamo tante opzioni, magari in una situazione estrema non dico che è impossibile che vada in panchina. Aspettiamo fino a domani. Anche per voi è impossibile dire quale sarà la formazione perché non la so nemmeno io». 

Quale sarà la strategia per domani?

«Abbiamo bisogno di segnare due gol. Parlare del Salisburgo non ha senso. Quello che so è che dobbiamo segnare più del Feyenoord, non importa se all'inizio o nei tempi supplementari. Quello che so è che abbiamo una squadra in fiducia e uno stadio che vuole giocare la partita. Non vogliono stare lì solo per battere le mani o per sventolare una bandiera, vogliano giocare la partita. Hanno giocato già altre partite con noi. Ho fiducia nei miei giocatori e nel mio stadio».

Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 15:19
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