Coronavirus, il piano della Premier League: giocare a giugno in stadi neutri

Sabato 2 Maggio 2020
Coronavirus, il piano della Premier League: giocare a giugno in stadi neutri
Non appena il governo avrà annunciato la fase 2 dell'emergenza coronavirus, attesa per giovedì prossimo, la Premier League potrà ufficializzare la sua ripartenza, con partite a porte chiuse, disputate in campo neutro. Al termine di una video-conferenza tra i 20 club della massima divisione inglese durata quasi quattro ore, si è finalmente arrivati ad un'intesa su come e quando riprendere la stagione. Nonostante le riserve di alcune società, sull'opportunità di giocare a giugno e luglio, e l'opposizione di altri club, che non volevano rinunciare a scendere in campo nei propri stadi, il cosiddetto «Project Restart» è stato infine approvato dalla maggioranza qualificata della lega inglese (almeno 14 club). Il piano prevede il ritorno in campo, per disputare le 92 partite rimanenti per completare il calendario, già venerdì 12 giugno, la data originariamente indicata per la gara d'apertura di Euro 2020. Una scadenza preceduta da almeno tre settimane di preparazione fisica, che dovrebbe cominciare lunedì 18 maggio.

Alcuni club, come West Ham e Tottenham, hanno già ricominciato ad allenarsi, ma finora le sessioni hanno coinvolto un numero limitato di giocatori, impegnati a rotazione in campo. Da metà maggio, viceversa, potranno essere organizzati allenamenti ed esercitazioni coinvolgendo un maggior numero di giocatori. Per il ritorno in campo, scontata l'assenza di pubblico, si è deciso di giocare in un numero limitato di stadi, otto (forse dieci), scelti in base alla loro collocazione periferica, così da scongiurare assembramenti fuori dagli impianti. Scartati Stamford Bridge (Chelsea) ed Anfield (Liverpool), tra gli stadi che potrebbero essere scelti nelle prossime due settimane ci sono l'Old Trafford (Manchester United) e l'Etihad stadium (Manchester City).
Per garantire l'integrità del torneo, comunque, nessun club potrà mai giocare nel proprio impianto. Anche Wembley è stato preso in considerazione, ma al momento non è stata ancora stilato un elenco definitivo degli impianti utilizzati. Di certo si userà ogni cautela e precauzione per scongiurare contagi, o peggio la propagazione del virus. In questo senso ogni giocatore verrà sottoposto a regolari controlli medici e tamponi, così come saranno sanificati tutti gli ambienti, dai centri sportivi agli spogliatoi fino ai palloni. Tra i divieti previsti, in partita come in allenamento, i giocatori non potranno sputare, neppure dopo aver bevuto dalle borracce. Così come non potranno sottoporsi a fine gara a massaggi, se non dietro precisa autorizzazione del proprio club. Un vero e proprio protocollo d'azione perché la palla Oltremanica possa tornare a rotolare.
Ultimo aggiornamento: 17:05
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