Una squalifica record di 99 anni, decisa dalla federcalcio israeliana. E soltanto per un limite...dei computer. Perché Atef Abu Bilal, 30 anni, centrocampista palestinese, aveva una seconda vita sportiva: era tesserato per un club israeliano, lo Segev Shalom (quinta divisione), ma giocava pure in Palestina indossando i colori di un’altra squadra, l'Al Khaleel.
Nessuno si era accorto di questa doppia personalità di Bilal ma, quando i vertici del Segev lo hanno visto con un’altra maglia, si sono infuriati.
Immediata e ovvia la squalifica della federazione, che ha comminato una multa di 200 euro e ha squalificato il giocatore per 99 anni. Anzi, l’idea iniziale era di radiarlo per tutta la vita, ma il software utilizzato alla federazione non permetteva di inserire squalifiche superiori ai 99 anni. E, così, in linea puramente teorica, Bilal potrebbe tornare in campo a 129 anni.
Nessuno si era accorto di questa doppia personalità di Bilal ma, quando i vertici del Segev lo hanno visto con un’altra maglia, si sono infuriati.
Immediata e ovvia la squalifica della federazione, che ha comminato una multa di 200 euro e ha squalificato il giocatore per 99 anni. Anzi, l’idea iniziale era di radiarlo per tutta la vita, ma il software utilizzato alla federazione non permetteva di inserire squalifiche superiori ai 99 anni. E, così, in linea puramente teorica, Bilal potrebbe tornare in campo a 129 anni.
