Aveva stretto i denti Acerbi, ma non è bastato. Costretto a fermarsi per un lieve stiramento al flessore della coscia sinistra contro il Venezia, il difensore è riuscito a rientrare contro l’Empoli. Due giorni fa è tornato ad allenarsi in gruppo dopo uno stop di quasi due settimane e Sarri lo ha subito schierato. Nella difesa traballante della Lazio (la quintultima della Serie A con 37 gol subiti) il numero 33 resta comunque un punto fermo. Un pilastro in campo per i compagni, ma non più per tutti i tifosi. Il classe ’88 è reduce dalla rottura con la parte più calda della tifoseria biancoceleste. Dopo Venezia la Curva Nord non aveva usato mezze misure nei suoi confronti invocandone la cessione e promettendogli fischi, confermati questo pomeriggio all’Olimpico.
Dalle formazioni fino ad ogni pallone toccato durante la sfida contro l’Empoli la curva ha bersagliato il difensore che al 24’ è stato costretto anche a lasciare il campo tra gli applausi degli altri settori dello stadio. La corsa contro il tempo per rientrare con l’Empoli oltre ai fischi gli è valsa una ricaduta al flessore. Fatale lo scatto al 23’ per raggiungere Di Francesco sul lancio di Stojanovic.
Lazio senza Acerbi contro l’Inter. Si scalda Patric: il precedente
Al momento Acerbi è sicuramente da escludere per la sfida contro l’Inter e non è di certo una buona notizia per Sarri. Il Comandante dovrà valutare le alternative in una difesa che è un colabrodo e dovrà affrontare l’attacco più prolifico del campionato con 49 gol. Il sostituto prescelto del numero 33 è Patric, subentratogli già nel pomeriggio di oggi. La curiosità è che all’andata all’Olimpico contro l’Inter al centro della difesa con Luiz Felipe c’era proprio Patric. Dopo lo svantaggio col rigore di Perisic, la Lazio ribaltò il risultato con tre reti costringendo i nerazzurri a quella che tuttora è l’unica sconfitta del campionato. Patric si rese protagonista conquistando il rigore dell’1-1 trasformato da Immobile. Precedente positivo che allevia (poco) lo sconforto.
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