Belotti superstar, due gol e tanto agonismo, ma la Roma esce dall’Olimpico con un solo punto. Strano ma vero: si attendeva il centravanti nuovo e poteva bastare quello vecchio. I due gol del Gallo non sono stati sufficienti per superare la Salernitana, è ancora troppo acerba la squadra giallorossa e non solo per la mancanza di un centravanti (stavolta quello che aveva in campo ha fatto il suo dovere e anche di più), ma perché non può contare al cento per cento sui giocatori appena arrivati, Paredes e Sanches, che sono le due perle della campagna “acquisti” estiva e quelli nuovi, Kristensen e Aouar vanno ancora ad intermittenza, senza contare le squalifiche di Pellegrini e Dybala.
Roma ancora imballata
Mou ha ancora molto da lavorare, la Roma è ancora imballata e alla prima occasione di pericolo è andata in tilt, regalando il pallone per un’ora alla Salernitana, che ha sfruttato le sue occasioni ma per il resto ha solo saputo difendere il risultato senza patire troppo i ritorni giallorossi, sempre a fiammate e mai continui. Senza Dybala (squalificato insieme con Pellegrini), la Roma si accende poco, questo il problema lo scorso anno e, a quanto pare, pure in questo. E anche l’assenza del capitano si è fatta sentire, se non altro per dare il cambio a Aouar. Il pareggio alla fine è un paradosso: si temeva la mancanza della punta come elemento di pericolo principale, invece ciò che ha dato problemi è stata la fase difensiva (punto di forza nella passata annata), dove Smalling e Mancini non sono sembrati ancora all’altezza. Il punto salva la faccia e incoraggia Mou per il futuro. Con il rientro di tutti gli squalificati e con la crescita fisica di Paredes e Sanches, la trasferta di Verona e il primo big match con il Milan, spaventano meno. Del resto il campionato è solo all’inizio.
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