Tour de France, squillo di Sagan: la maglia gialla è sua
Peter: «Non sapevo di avere vinto io»

Domenica 3 Luglio 2016 di Francesca Monzone
Tour de France, squillo di Sagan: la maglia gialla è sua Peter: «Non sapevo di avere vinto io»
La maglia arcobaleno del campione del mondo Peter Sagan si è tinta di giallo al Tour de France. Lo slovacco ha conquistato allo sprint la tappa e si è preso la maglia dopo i 183 chilometri da Saint-Lo a Chernourg en Cotentin, tappa numero 2 della Grande Boucle, dimostrando ancora una volta di essere un campione straordinario. Julian Alaphilippe, il giovane francese della Etixx Quick Step, con profondo rammarico ha chiuso al secondo posto conquistando la maglia bianca dedicata ai giovani mentre Alejandro Valverde della Movistar ha completato il podio.

Straordinario Sagan. Nel finale era convinto di aver vinto la volata per il terzo posto credendo di avere due corridori davanti a lui e invece il sogno tanto cercato alla corsa francese dopo aver conquistato per quattro volte la maglia verde della classifica a punti e tanti piazzamenti, finalmente si è realizzato. La maglia gialla che rappresenta la massima vittoria di ogni corridore adesso è sulle sue spalle.

«Sono molto contento di aver vinto. Ero convinto di avere davanti a me altri due ragazzi – ha raccontato Sagan - così quando ho tagliato il traguardo non sapevo di essere io il primo. Qualcuno poi mi ha detto che avevo vinto e sono rimasto molto sorpreso e felice. La squadra ha fatto un lavoro straordinario, sono stati tutti bravissimi, in particolare Kreuziger, perfetto negli ultimi strappi, e mi ha protetto fino alla fine. Quando ho iniziato lo sprint non mi sentivo al massimo, non avevo un gran feeling ma ho finito e vinto la tappa. Per la prima volta indosso la maglia gialla ed è incredibile per me, un'emozione unica. Adesso porto già una bella maglia, quella del campione del mondo, ma indossare quella gialla sarà una sensazione unica».

Ancora sfortuna, invece, per Alberto Contador compagno di squadra di Sagan alla Tinkoff che dopo 60 chilometri di corsa è finito nuovamente a terra battendo questa volta la spalla sinistra e costretto ad un nuovo cambio di bici. Sono queste le due facce del Tour, la felicità di Sagan e l'amarezza e rassegnazione di Contador.

Per il campione spagnolo, finito a terra anche ieri, l’incidente di oggi lo ha costretto a tagliare il traguardo con un ritardo di 47”.

Nella tappa odierna, che ha regalato un grandissimo spettacolo, la vittoria morale va sicuramente al belga Jusper Stuyven della Trek Segafredo. Il giovane corridore di Leuven, considerato il futuro del ciclismo belga, è stato in fuga per tutta la giornata. Infatti, dopo l’attacco iniziato con altri tre corridori, Paul Voss della Bora Argon, Vegard Breen della Fortuneo-Vital Concept e Cesare Benedetti sempre della Bora Argon, quando mancavano poco più di otto chilometri al traguardo ha sferrato un allungo micidiale rimanendo da solo e guadagnando subito terreno.

Il sogno della vittoria si è concluso a 600 metri dal traguardo quando il gruppo ad altissima velocità si preparava alla volata finale. Stuyven, grazie ai GPM di oggi, ha però conquistato la maglia a pois riservata agli scalatori.

Per quanto riguarda gli uomini di classifica buon risultato per Fabio Aru il capitano dell’Astana, giunto al sedicesimo posto e con lo stesso tempo del vincitore Sagan e di Froome della Sky decimo, e Quintana della Movistar diciassettesimo. Un po’ più attardato Vincenzo Nibali che ha chiuso in ventottesima posizione con un ritardo di 11”.

Alle spalle del corridore siciliano, il capitano della Katusha, Rodriguez ventiseiesimo con 14” Pinot della FDJ trentunesimo a 25” .

Domani terza tappa 222 chilometri da Granville a Angers dedicata ai velocisti, traguardo dove Cavendish, maglia gialla per un solo giorno ieri, vinse nel 2015.

Il Tour e gli Europei di calcio

Ieri sera gli italiani impegnati nella corsa francese hanno seguito dai loro alberghi la partita degli azzurri agli Europei. Anche se la partita si è conclusa tardi e il giorno dopo erano impegnati con la corsa, hanno tutti voluto tifare per l’Italia battuta ai rigori dalla Germania. Vincenzo Nibali ha seguito la partita con Fabio Aru e tutta l’Astana al completo. «Mi dispiace molto per il risultato, abbiamo sperato fino alla fine. C’è stato qualche sbaglio, ma quando la tensione è alta come in una partita come quella di ieri, è facile commettere errori. L’Italia però ha giocato veramente bene».

Arrivo 2. tappa, Saint-Lo-Cherbourg-en-Cotentin:
1. Sagan (Svk/Tinkoff), 2. Alaphilippe (Fra/Etixx Quickstep) s.t., 3. Valverde (Spa/Movistar) s.t., 4. Martin (Irl/Etixx Quickstep) s.t., 5. Matthews (Aus/Orica Bikexchange) s.t., 6. Kelderman (Ola/LottoNL Jumbo) s.t., 7. Gallopin (Fra/Lotto Soudal) s.t., 8. Van Avermaet (Bel/BMC) s.t., 9. Mollema (Ola/Trek Segafredo) s.t., 10. Froome (Gbr/Sky) s.t.

Classifica generale:
1. Sagan (Svk/Tinkoff), 2. Alaphilippe (Fra/Etixx Quickstep) s.t., 3. Valverde (Spa/Movistar) s.t., 4. Martin (Irl/Etixx Quickstep) s.t., 5. Matthews (Aus/Orica Bikexchange) s.t., 6. Kelderman (Ola/LottoNL Jumbo) s.t., 7. Gallopin (Fra/Lotto Soudal) s.t., 8. Van Avermaet (Bel/BMC) s.t., 9. Mollema (Ola/Trek Segafredo) s.t., 10. Froome (Gbr/Sky) s.t.

 
Ultimo aggiornamento: 19:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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