Alex Schwazer diceva "Fidati, sono altoatesino,
non di Napoli" e intanto si dopava

Mercoledì 16 Marzo 2016
Alex Schwazer
La vicenda sta facendo rapidamente il giro del web e sta attirando le attenzioni dei media: sembra proprio che Alex Schwazer sia ancora nella bufera. Questa volta per alcune dichiarazioni fatte (in privato) ma che sono venute a galla grazie alle indagini delle giustizia sportiva.



L'ex campione italiano di atletica, sospeso fino al 29 aprile 2016 dal Tribunale Nazionale Antidoping dopo essere risultato positivo ad un controllo anti-doping alla vigilia dei Giochi olimpici di Londra 2012, proprio mentre faceva di tutto per evitare di essere beccato, si vantava anche delle sue origini altoatesine, in relazione al suo rigore morale e diceva di non essere 'napoletano'.

Dall'indagine che i Ros di Trento conducono da mesi con i Nas di Firenze e Trento, infatti emerge che proprio Schwazer in una mail inviata il 28 giugno 2012 al medico della Fidal, la Federazione italiana di atletica leggera, Pierluigi Fiorella scriveva: 

"Posso giurare che non ho fatto niente di proibito... ti ho dato la mia parola e non ti deluderò. Sono altoatesino, non sono napoletano".

Un brutto scivolone per l'ex campione. Nel decreto di perquisizione della Procura di Bolzano, inoltre si legge: "I dati testimoniano come l'atleta dai primi anni di attività, cioè dall'agosto 2005 fino al settembre 2007, manifestasse valori ematici molto più bassi rispetto a quelli che verranno riscontrati negli anni successivi […] La polizia giudiziaria giunge pertanto a ritenere che non possa escludersi che Schwazer Alex, già durante la preparazione per i Giochi Olimpici di Pechino 2008 (e forse ancor prima), sia stato sottoposto a trattamenti farmacologici o amanipolazioni fisiologiche capaci di innalzare considerevolmente i suoi valori ematici".
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