Il giorno dopo i funerali di Maurizio Costanzo, si torna a parlare dell'uomo che sabato scorso, durante la camera ardente in Campidoglio a Roma, ha chiesto un selfie alla moglie del giornalista appena defunto, Maria De Filippi. Quell'immagine richiesta e scattata in uno dei momenti più tristi per la conduttrice di Amici, consorte di Costanzo, ha lasciato spazio ad un mare di polemiche e ad altrettante domande sulla liceità di un tale comportamento in un momento così drammatico.
Nessun pentimento
E Repubblica ha pubblicato la testimonianza di un uomo, che sul treno ha ascoltato le parole dell'uomo del selfie, il quale parlando al telefono, non si è dimostrato pentito del suo gesto, ma che ora teme di essere riconosciuto, visto che il suo viso è stato visto da decine di migliaia di persone. L’uomo in questione sarebbe salito su un treno partito da Roma e in direzione Torino nella sera di domenica 26 febbraio, nello stesso vagone di Michele Dalai, amministratore delegato della squadra Zeta Rugby, che sul suo profilo Facebook ha scritto cosa hanno ascoltato le sue orecchie.
La testimonianza
«Sono in treno con il tizio che si è fotografato con Maria De Filippi.
«È lui. Gli hanno anche proposto di monetizzare il fattaccio. Ha messo una mascherina chirurgica per non farsi riconoscere» scrive ancora Dalai, lasciando intendere che qualcuno avrebbe proposto all'uomo del selfie di pagarlo, in cambio di non si sa cosa.
Boom di visualizzazioni
«In due ore di viaggio ha affrontato mille temi e fatto seimila ipotesi sulle cose mirabolanti che potrebbero accadergli, per esempio grazie a un suo amico dirigente delle Poste sa che non deve rispondere a domande di Striscia la Notiza né a quelle delle Iene. In tutto ciò nemmeno per un secondo ha detto di aver fatto una str......a.
Non una volta. Ora però dice che non ha mai avuto tante visualizzazioni».