Lando Buzzanca morto a Roma, l'attore e cantante aveva 87 anni. Il figlio Massimiliano: «Gli ho fatto una carezza e l'ho lasciato dormire»

L'attore era nato a Palermo il 25 agosto 1935, ha recitato al fianco di attrici famose come Claudia Cardinale e Catherine Spaak

Domenica 18 Dicembre 2022 di Redazione web
Lando Buzzanca morto a 87 anni, addio all'attore e cantante

Lando Buzzanca è morto oggi a Roma. L'attore, 87 anni, era ricoverato da fine novembre al policlinico Gemelli dopo un periodo trascorso in una RSA.

Buzzanca, affetto da una grave forma di demenza senile, era caduto dalla sedia a rotelle e per questo portato in ospedale, che avrebbe dovuto lasciare per una struttura di riabilitazione prima che la situazione precipitasse.

Lando Buzzanca ricoverato, il figlio Massimiliano: «La prossima settimana lascia il Gemelli, non ci sta più con la testa»

Lando Buzzanca, la compagna spiega come sta e fa un appello: «Fatelo tornare alla vita»

 

Il figlio: «Sono arrivato tardi»

 

A confermare la notizia della morte di Lando Buzzanca è stato il figlio Massimiliano, che all'Adnkronos ha detto che il padre «si è spento serenamente intorno alle 14. Ieri ero venuto a trovarlo - racconta - e credo mi abbia riconosciuto perché si voleva alzare. L'ho convinto a rimanere a letto. Certo, le sue condizioni non erano delle migliori, ma speravo che almeno questo Natale lo passasse con noi. Quando mi hanno avvisato per dirmi che era peggiorato, stavo uscendo da casa per andare a trovarlo, ma sono arrivato tardi».

Ancora non mi sembra vero. Ma dai messaggi che mi stanno arrivando sto capendo che non è più qui». Così il figlio di Lando Buzzanca, Massimiliano, parla della morte del padre. «Sì è addormentato. Dopo un quarto d'ora ha fatto gli ultimi due respiri e intorno alle due del pomeriggio se ne è andato». L'attore, dopo il ricovero al Gemelli che si era reso necessario in seguito a una caduta, era stato trasferito in una clinica per la riabilitazione dove Massimiliano stava andando a trovarlo, come tutti i giorni, quando ha ricevuto la telefonata che lo avvisava della scomparsa del padre. «Ha avuto la febbre fino a lunedì, poi sembrava avesse ripreso un pò di attività. Aveva voglia di »lallare«, come se volesse dire qualcosa», racconta Massimiliano. Negli ultimi due giorni, però, «era più affaticato, come se non avesse più forze. Ieri quasi si stava per alzare dal letto, come se mi volesse salutare, come se mi avesse riconosciuto. Sembrava volermi dire qualcosa. Gli ho detto 'papà stai fermo, stai seduto. Secondo te tra noi c'è bisogno di parlare?'. Gli ho fatto una carezza e l'ho lasciato dormire», conclude il figlio dell'attore.

Chi era Lando Buzzanca

 

All'anagrafe Gerlando Buzzanca, l'attore era nato a Palermo il 25 agosto 1935: compie i suoi studi nella città natale e a diciassette anni si trasferisce a Roma. La notorietà internazionale gli arriva con “Il merlo maschio”, commedia sexy all'italiana del 1971 diretta da Pasquale Festa Campanile. Negli anni seguenti si trova così a recitare al fianco di famose attrici come Claudia Cardinale, Catherine Spaak, Barbara Bouchet, Senta Berger e Joan Collins.

Addio al "Merlo maschio" più amato

Se ne è andato in punta di piedi uno degli attori e volti più conosciuti del cinema e della tv italiana. Lui che dell'esuberanza e della simpatia aveva in parte fatto la sua cifra creativa. Un anno trascorso in un Rsa, seguito da un ricovero in ospedale e poi in un centro di riabilitazione. Acciacchi, cadute, malattie, e uno strascico di polemiche finale che lascia un senso di nostalgia. Lando Buzzanca aveva 87 anni e una lunghissima carriera alle spalle. Famoso soprattutto per aver incarnato meglio di chiunque altro lo stereotipo dell'uomo siciliano passionale e geloso, anche per grandi registi come Pietro Germi e Antonio Pietrangeli.

110 film  ma anche tanto teatro e tv

«Ho interpretato 110 film - raccontava -, ma fin dall'inizio ho sempre scelto, ho sempre voluto fare l'attore. Anche quando non ero nessuno ed ero al verde. Avevo 500 mila lire in tasca che mi aveva dato di nascosto mia madre, ma sono finiti in fretta, ho dormito per strada, ho mangiato alla Caritas, volevo fare il cinema, facevo piccole comparsate, ma sapevo che non bastava». Gerlando Buzzanca, detto Lando, nasce a Palermo il 24 agosto 1935 da una famiglia di attori. Studia recitazione alla celebre Accademia Sharoff tra un lavoro saltuario e l'altro. Fa il cameriere ma anche il gigolò. A 17 anni si trasferisce a Roma.

La carriera

 

L'esordio al cinema arriva nel 1959 in un film storico, non solo per l'ambientazione. Si tratta di Ben-Hur, dove l'attore appare nella piccola parte di uno schiavo. L'occasione giusta arriva nel 1961 con Pietro Germi che lo sceglie per il ruolo di Rosario Mulè in Divorzio all'italiana. L'anno dopo è ancora Pietro Germi a regalargli una grande parte, quella del fratello di Stefania Sandrelli in Sedotta e abbandonata. Nel 1956 Lando si sposa con Lucia, donna con cui è rimasto per 57 anni. Buzzanca, dopo i film di Germi, decide di non trascurare la televisione e partecipa a diversi sceneggiati come La trincea. Piano piano l'attore inizia a crearsi un suo personaggio, quello del provinciale amante delle donne e spesso poco furbo. Questa maschera ricorrente lo porterà a collaborare anche con grandi registi. Nel 1963 appare al fianco di Catherine Spaak in La parmigiana di Antonio Pietrangeli interpretando l'ottuso fidanzato della protagonista. Un'altra grande svolta nella sua carriera arriva nel 1971 con la commedia 'Il merlo maschiò di Pasquale Festa Campanile con Laura Antonelli. Ma gli anni '70 sono anche quelli del successo televisivo in coppia con Delia Scala in 'Signore e signorà con il tormentone 'mi vien che riderè del quale Buzzanca ha parlato come di una «delle cose più belle della mia vita». Nel film L'arbitro del 1974 dà prova della sua capacità di entrare nei panni altrui. Tra la fine degli anni Sessanta e i Settanta, Lando collabora più volte con l'ennesimo grande regista della sua carriera: Lucio Fulci. Insieme i due girano tre film: Operazione San Pietro, Nonostante le apparenze e Purché la nazione non lo sappia. Gli anni Ottanta gli regalano poco spazio al cinema, anche perché per i gusti di Buzzanca la deriva che stava prendendo la commedia sexy italiana era ormai eccessiva. Si rifà con il successo in radio e in teatro. Uno delle sue migliori sortite cinematografiche del decennio è in Secondo Ponzio Pilato di Luigi Magni. Buzzanca torna alla ribalta in tv nel 2005 con il trionfo della miniserie di Rai1 'Mio figliò nata da un'idea dello stesso Buzzanca che interpreta un poliziotto, il Commissario Vivaldi, padre di un ragazzo gay (oltre 8 milioni di spettatori e 30%). Lui apertamente di destra desta sorprese, ma è un trionfo. Nel 2007 raccoglie il plauso anche della critica per la sua interpretazione nel lungometraggio I Viceré di Roberto Faenza. La partecipazione al film gli garantisce la vittoria di un Globo d'oro e la nomination al David di Donatello come miglior attore protagonista. Dopo i successi de Lo scandalo della Banca Romana, Il commissario Vivaldi, La Baronessa di Carini, nel Restauratore è invece il 'sensitivò Basilio. Nel 2016 prese parte all'undicesima edizione di Ballando con le stelle, danzando in coppia con Sara Mardegan. Nel 2017, Buzzanca e Carlo Delle Piane interpretano una coppia di anziani omosessuali nel toccante film Chi salverà le rose?. Buzzanca aveva due figli, Massimiliano e Mario. Dopo la morte della moglie, avvenuta nel 2010, aveva perso la forza e la voglia di vivere tanto che nel 2013 tentò anche di togliersi la vita, non riuscendoci. A salvarlo dal baratro fu l'incontro con la sua nuova compagna Francesca Della Valle di 35 anni più giovane.

L'ultima fase della sua vita segnata da ricoveri e polemiche

 

L'ultima fase della sua vita è stata segnata da ricoveri e polemiche. Dopo un anno in Rsa, la compagna Francesca Della Valle e il medico Fulvio Tomaselli avevano denunciato lo scorso novembre il declino dell'attore avvenuto nei mesi del ricovero in Rsa. Il figlio Massimiliano aveva quindi detto di voler denunciare entrambi «per tutelare il padre e la sua privacy». Poi il ricovero al Gemelli per una caduta e il trasferimento a Villa Speranza, dove è morto.

Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 13:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA