Sanremo 2024: ascolti super, Ghali italiano, telenovela Geolier, ciao Ama. Il "best of" (che ricorderemo a lungo)

Da Teresa Mannino a Ghali, gli ospiti e le polemiche: tutto il Festival

Domenica 11 Febbraio 2024
Sanremo 2024, dieci note di un Festival indimenticabile

Ne è valsa la pena alla fine. Perché tutti abbiamo partecipato all'evento televisivo degli ultimi 30 anni (29 per l'esattezza) numeri alla mano. Difficile trovare 10 cose e metterle dentro il "The best of Sanrmeo 2024" ma ci proviamo, partendo proprio dalla "quantità", quella segnalata dallo share.

1) Dati ascolto tv, record storico per Sanremo

Proprio così. Mai successo. La serata finale del 74° Festival di Sanremo su Rai1 ha infatti ottenuto un record storico con il 74,1% di share e 14.301.000 telespettatori, dominando la concorrenza.

Canale 5, con il film "Titanic", si è posizionato al secondo posto ma con numeri notevolmente inferiori, raggiungendo solo 810.000 telespettatori e il 4% di share. E anche per questo valgono tanto le parole di Amadeus nella conferenza stampa domenicale: «È un festival di tutti. Quando costruisci qualcosa, quando la pensi non sempre la puoi condividere con un gruppo. Io ho sempre trovato in tutte le persone la fiducia nella mia idea».

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2) Roberto Vecchioni e il gesto ad Alfa

Non sono solo canzonette. Lo ha dimostrato Roberto Vecchioni nella serata dei duetti con Alfa. Quel suo "Vai, sogna ragazzo sogna, finisci tu con le tue parole" è un passaggio di consegne, una staffetta tra la grande musica autoriale degli anni '60 e '70 e... e quello che sarà perché oggi è già tardi per parlare dei testi che corrono tra streaming e reel, tra condivisioni e like. Ci prendiamo come punto fermo dunque la standing ovation per l'esibizione di Alfa e Roberto Vecchioni che ha messo d'accordo tutti, generazioni che concordano sul rap di Alfa che dice: «Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato».

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3) Ghali, italiano vero

Tanti messaggi importanti dei ragazzi in gara. Sì perché sono stati soprattutto i più giovani a gridare la loro rabbia per le guerre che dilaniano il nostro mondo. E non solo. Si è parlato di integrazione, di Italia, di razzismo. Ghali è riuscito, con una canzone simbolo della storia del Paese, a dimostrare cosa significa essere oggi "L'Italiano". «Amo e credo in questo Paese che ripudia la guerra per Costituzione. Sono nato in Italia, mi sposerò in Italia, i miei figli saranno Italiani, morirò in questo Paese. Sono anch'io un Italiano Vero». Queste le parole scritte sui social subito dopo il medley con Bayna, Cara Italia e, appunto, L' Italiano.

4) Geolier e la polemica tutta... italiana

«Ti porto in tribunale», finiscono così di solito le liti nel nostro Paese. E quale modo migliore per chiudere il cerchio per raccontare una delle polemiche più "calde" di questo Sanremo 2024 se non facendo parlare le carte bollate? Mentre tra i "fori" si cercano appigli per dimostrare «il voto discriminatorio contro Geolier» ci affidiamo a una cosa sensata, quella detta da Diodato: «Fischi a Geolier? Non credo sia antimeridionalismo anche perché Angelina non mi pare sia di Milano»

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5) Teresa Mannino e l'uomo occidentale

Dopo il "Ballo del Qua Qua" (segue al punto 6) ci ha pensato Teresa Mannino a riportare il sorriso e a farci riflettere. Monumentale il suo monologo sull'uomo occidentale: «Siamo nel 2024 ma ragioniamo come 2524 anni fa. Il filosofo greco Protagora diceva che l'uomo è misura di tutte le cose, e per noi l'uomo ricco, bianco e occidentale è misura di tutte le cose, solo che l'ha persa, pensa che tutto il resto del mondo sia a sua disposizione e quello che non serve viene eliminato»

6) John Travolta e il "Ballo del Qua Qua"-gate

«Se il risultato è questo, il ballo del qua qua lo rifarei volentieri». Alla fine ha avuto ragione Fiorello. Quella faccia di John Travolta stravolta per una gag (pagata) è già dimenticata. Resta il successo dell'ultima edizione firmata da Amadeus con dentro il balletto che tanto ha fatto parlare.

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7) L'amore di Russell Crowe per l'Italia

L'amore del "Gladiatore" per il nostro Paese è tutta nel sorriso dell'attore neozelandese che a Sanremo è tornato da cantante e anche da comico. Scherzando proprio sul balletto del collega Travolta e ricordandoci di quanto sia amata l'Italia all'estero. Russell Crowe ha raccontato con la gioia di un bambino la storia della sua famiglia e, fuori dall'Ariston, ha svelato il suo sogno di andare allo Stadio Olimpico per vedere la sua squadra del cuore... la Lazio.

8) La mamma di Giogiò e quei fiori dedicati alla giustizia

La presenza di Daniela Di Maggio, madre di Giovan Battista Cutolo, musicista tragicamente ucciso a Napoli in seguito a una lite per un parcheggio, ha toccato anche lei i cuori al Festival di Sanremo. Con una lettera commovente dedicata al figlio e poi con la dedica dei fiori di Sanremo "alla giustizia".

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9) L'insegnamento Giovanni Allevi

Dovrebbero meritare una storia a parte le parole di Giovanni Allevi che, dal palco dell'Ariston, è tornato per raccontarci la bellezza della vita. «Con la sua profonda sensibilità ha dato coraggio e speranza alla comunità dei pazienti e la sua testimonianza autentica e potente, piena di grazia e di forza, ha dato voce alle emozioni e ai pensieri dei malati». Tra i tanti ringraziamenti al musicista, abbiamo scelto quelli dell'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma.

10) Bella ciao

Chiudiamo con il saluto, anche se è stato fatto alla vigilia della prima serata, cantato da Amadeus e Marco Mengoni. La canzone "Bella ciao" lanciata dal "maestro" Enrico Lucci in conferenza stampa, ed eseguita con orgoglio dal direttore artistico di ieri e da quello, chissà, di domani. Bella Ciao è un inno, un simbolo e, per questo Sanremo, anche un arrivederci, come sempre, al Teatro Ariston.

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Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA