Lanthimos, leone d'oro a Venezia: «Senza Emma Stone non avrei fatto il film. Le scene di sesso? Non si vergogna del suo corpo»

«Sono felicissimo, per le riprese ci sono voluti 4 anni, ma ne è valsa la pena. Avevo un team di quasi tutte donne, e con Stone ci capiamo al volo»

Domenica 10 Settembre 2023 di Gloria Satta
Lanthimos, leone d'oro a Venezia con "Povere Creature!": «Senza la mia Emma Stone non avrei fatto il film»

Candidato “naturale” al Leone d’oro fin dal primo giorno, quando Povere creature! (in sala il 25 gennaio prossimo) aveva travolto sia la critica sia il pubblico, Yorgos Lanthimos riceve il massimo premio della Mostra con evidente emozione. Greco di nascita e londinese di adozione, 50 anni, lanciato nel 2009 dal Festival di Cannes dove vinse al Certain Regard con Dogtooth e successivamente premiato per The Lobster, nel 2018 a Venezia il regista aveva vinto il Gran Premio della Giuria con La favorita, poi protagonista all’Oscar. Povere creature!, ispirato all’omonimo romanzo dello scozzese Alasday Grair, sfugge alle definizioni: un po’ commedia gotica in costume, un po’ apologo femminista, visionario e spettacolare, punta tutto sulla protagonista Emma Stone nei panni di Bella, una specie di Frankenstein al femminile a cui lo scienziato pazzo Willem Dafoe ha innestato il cervello di un feto, ed è pronta a scoprire il mondo attraverso l’avventura e il sesso sfrenato.

Che effetto le fa vincere il Leone d’oro? 
«Sono felicissimo e ringrazio la Mostra, la Biennale, la Giuria, il mio team composto da tutte donne e un uomo solo, lo scrittore che con il suo libro ci ha fatto un dono magnifico, gli sceneggiatori. E ovviamente la protagonista Emma Stone, attrice incredibile: senza di lei il film non si sarebbe fatto. Ci abbiamo messo 4 anni, ma ne valeva la pena». 

Si è attenuto al romanzo o ha fatto dei cambiamenti? 
«Ho cambiato la struttura del libro che è un saggio politico visionario e complesso per puntare sulla prospettiva di Bella e il suo viaggio alla scoperta del mondo». 

 

Il film ha dei collegamenti con la realtà di oggi?
«Assolutamente sì. Pur essendo ambientato nel 1922, parla di libertà, del ruolo della donna, dei rapporti tra i sessi. E in generale della libertà dell’essere umano di guardare il mondo con i propri occhi. Bella ha una mente libera che insegue l’emancipazione». 

Molte sono le scene di sesso: è stato imbarazzante girarle?
«No. Ci siamo avvalsi di un intimacy coordinator, la figura che ormai su tutti i set sopraintende alle scene di intimità. Ha messo gli attori a loro agio». 

Ma Emma Stone ha avuto difficoltà a girare quelle scene? 
«No, è una grande attrice che non si vergogna del proprio corpo. Per quelle sequenze non esisteva sceneggiatura: ci siamo messi lì e, insieme, abbiamo deciso cosa fosse meglio fare. Povere creature! è il quarto film che Emma gira con me e per capirci non abbiamo nemmeno bisogno di parlare». 

Un altro protagonista del film è Mark Ruffalo, l’avventuriero che inizia Bella ai piaceri del sesso. 
«Fin dal primo giorno di prove si è dimostrato esilarante: ogni volta che si presentava sul set non riuscivamo a smettere di ridere». 

È stato faticoso girare “Povere creature!”? 
«Lo è stato come per tutti i film. Ma la lavorazione si è rivelata anche molto divertente».

Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 11:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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