ROMA (18 febbraio) - Due anni fa fece discutere l'Italia e la divise in due. Ne parlarono tutti, dai politici alla Conferenza espiscopale italiana, al punto che il regista Antonello Grimaldi prese carta e penna e rispose a don Nicol Anselmi per difendere la scena di sessofra Isabella Ferrari e Nanni Moretti in Caos calmo. Disse Moretti: «Sembra di essere tornati al Concilio di Trento». E la Ferrari: «Noi artisti dobbiamo rispettare il più possibile quella che è la realtà».
Oggi, due anni dopo, l'attrice conferma che la realtà fu rispettata in pieno e racconta al settimanale Gioia in edicola giovedì che quella scena fu vero sesso: «Io sono per quel tipo di cinema, se qualcosa deve succedere è giusto che succeda. Fingere? Nanni non l'avrebbe permesso». E aggiunge: «Oggi non mi vergogno più di niente, ho iniziato giovane e ho imparato dalla strada. Ne ho ribaltati di tavoli e lo farò ancora». E ancora sulla scena incriminata: «Ho avuto paura di restare incastrata come capitò a Maria Schneider per Ultimo tango a Parigi». Poi la rettifica di Gioia. Il settimanale precisa «che l'attrice non ha mai dichiarato con Moretti fu vero sesso, ma alla domanda: ancora più complicato distinguere nella scena in questione dove finiva la maschera e cominciava la pelle ha risposto così: "Io sono per quel tipo di cinema, se qualcosa deve succedere, è giusto che succeda. Se fingi, a parte che Nanni non l'avrebbe permesso, si sente. E quindi che entri nel ruolo e vai al di là. Poi te lo dimentichi anche. Figuriamoci, ci si dimentica di tutto"».
L'attrice, che si prepara a partire da sola per la Scozia dove girerà un film tratto da un romanzo di Ken Follett, confessa inoltre: «È il periodo più bello della mia vita, perché ho scoperto la solitudine».
Ultimo aggiornamento: 23:01
Oggi, due anni dopo, l'attrice conferma che la realtà fu rispettata in pieno e racconta al settimanale Gioia in edicola giovedì che quella scena fu vero sesso: «Io sono per quel tipo di cinema, se qualcosa deve succedere è giusto che succeda. Fingere? Nanni non l'avrebbe permesso». E aggiunge: «Oggi non mi vergogno più di niente, ho iniziato giovane e ho imparato dalla strada. Ne ho ribaltati di tavoli e lo farò ancora». E ancora sulla scena incriminata: «Ho avuto paura di restare incastrata come capitò a Maria Schneider per Ultimo tango a Parigi». Poi la rettifica di Gioia. Il settimanale precisa «che l'attrice non ha mai dichiarato con Moretti fu vero sesso, ma alla domanda: ancora più complicato distinguere nella scena in questione dove finiva la maschera e cominciava la pelle ha risposto così: "Io sono per quel tipo di cinema, se qualcosa deve succedere, è giusto che succeda. Se fingi, a parte che Nanni non l'avrebbe permesso, si sente. E quindi che entri nel ruolo e vai al di là. Poi te lo dimentichi anche. Figuriamoci, ci si dimentica di tutto"».
L'attrice, che si prepara a partire da sola per la Scozia dove girerà un film tratto da un romanzo di Ken Follett, confessa inoltre: «È il periodo più bello della mia vita, perché ho scoperto la solitudine».
