Scuola, quale scegliere dopo le medie? Per lavorare subito meglio il professionale

Domenica 26 Gennaio 2020 di Lorena Loiacono
Scuola, quale scegliere dopo le medie? Per lavorare subito meglio il professionale

Liceo, istituto tecnico o istituto professionale? La risposta è complicata e il momento, per 500mila famiglie, è decisamente delicato. Venerdì prossimo, 31 gennaio, scadranno infatti i termini per le iscrizioni alle classi prime di ogni ordine e grado. Vale a dire per la prima elementare, la prima media e la scuola superiore. Se nei primi due casi la scelta è nelle mani di mamma e papà, alla scuola superiore entrano in gioco molti più fattori: i desideri dei ragazzi, la volontà dei genitori e, più concretamente, i consigli della scuola media di provenienza e di quelle superiori in base all'orientamento e agli open day svolti nelle ultime settimane.

LE ASPETTATIVE
Un mix di informazioni e aspettative che rischiano di mandare in tilt la scelta con il rischio, ancora troppo alto, di prendere la decisione sbagliata: puntualmente, infatti, il primo anno della scuola superiore è quello che registra il maggior numero di bocciature. In alcuni casi un percorso sbagliato rischia di allontanare lo studente dalla scuola: in Italia, infatti, esiste un 15% di ragazzi di età compresa tra 18 e 24 anni che non ha conseguito il diploma. Giovani che si sono fermati alla terza media senza riuscire a portare avanti gli studi, per motivi diversi. La scelta è, anche per questo, molto delicata. Per scegliere che tipo di scuola superiore seguire è importante anche valutare il post diploma, vale a dire considerare tutto quel che accade dopo il conseguimento del titolo di studio. Potrebbe essere utile, infatti, capire fin da ora se si ha intenzione di andare all'università o se invece si è sicuri di voler terminare gli studi con il diploma e andare a lavorare quanto prima. Fermo restando che, nell'arco dei 5 anni di scuola superiore, lo studente cresce e può decidere di cambiare idea invertendo la rotta in un senso o nell'altro. Ma la scelta va fatta, mancano solo 5 giorni allo scadere delle iscrizioni. Meglio quindi farsi un'idea sugli sbocchi professionali e universitari legati ai singoli corsi di studio.

Secondo i dati forniti dal ministero dell'istruzione, il 37% dei diplomati a due anni dal diploma ha attivato almeno un contratto di lavoro. Nella maggior parte dei casi purtroppo, si tratta di contratti brevi, a tempo determinato. Ma la percentuale generica comprende quote molto diverse in base al tipo di diploma: tra i ragazzi che hanno seguito un indirizzo professionale, infatti, si registra la quota più alta di occupati pari infatti a oltre 6 ragazzi su 10. Tra i diplomati negli istituti tecnici, invece, trova lavoro nei due anni post-diploma un ragazzo su due. Il dato crolla nei licei, arrivando al 22%. Solo un ragazzo su 4 con un diploma liceale in tasca, quindi, riesce ad avere almeno un contratto nei due anni successivi alla fine della scuola. Secondo i dati di Almadiploma la quota sale a uno su tre. Ma resta comunque bassa. Spesso, quindi, chi si diploma in un liceo prosegue poi gli studi all'università. Vale la pena quindi capire anche le aspettative per un laureato nell'attuale mercato del lavoro.

I DATI
Secondo i dati di Almalaurea del 2019, ad un anno dal titolo di studio ha un impiego circa il 70% dei laureati.

La quota sale in maniera importante, superando l'85%, se si osserva quel che accade a 5 anni dal titolo di studio. Ma non tutte le lauree sono uguali per gli sbocchi professionali: in base a quanto registrato negli ultimi anni, infatti, hanno la meglio i camici bianchi. I dati Istat dello scorso anno fotografano con attenzione la condizione lavorativa dei laureati nella fascia di età compresa tra i 30 e i 34 anni, individuano le aree con maggiore possibilità di sbocchi lavorativi. In prima posizione ci sono medici e farmacisti con l'85,3% dei laureati che lavorano. Seguono i dottori in ambito scientifico e tecnologico con l'82,3%, quelli di area socio-economica e giuridica e infine quelli appartenenti all'area umanistica e dei servizi.

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