È di nuovo alta la tensione tra i sindacati della scuola e la ministra Lucia Azzolina. Terreno di scontro dell'ennesimo braccio di ferro sono le Graduatorie dei supplenti (Gps) che quest'anno per la prima volta sono state interamente digitalizzate. Sono oltre 753 mila gli aspiranti che hanno chiesto, dal 22 luglio al 6 agosto, l'iscrizione nelle graduatorie, per un totale di quasi due milioni di domande visto che gli insegnanti potevano iscriversi per più classi di concorso. Ad accendere la miccia è stata la parziale pubblicazione delle graduatorie da parte degli Uffici territoriali da cui - secondo i sindacati - sono emersi «evidenti errori nei punteggi» ed un caos tale da essere foriero di innumerevoli ricorsi. E così le principali 5 sigle sindacali del settore (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, e Gilda Unams) hanno scritto alla ministra Azzolina un telegramma, che è un «atto di messa e mora e diffida», per chiedere di non utilizzare le graduatorie digilitalizzate e di ritornare ai vecchi elenchi.
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Immediata la replica dell'Azzolina: «Insensato parlare di caos» visto che «le segnalazioni sono pochissime» e « tutte in via di risoluzione», ha detto, garantendo che le nomine per i supplenti avverranno entro il 14 settembre, come stabilito.
Il ministro della salute Roberto Speranza ha parlato in Senato per gli ultimi aggiornamenti sull'attuazione delle norme anti-Covid: «Rispetto al mio ultimo passaggio in quest'Aula, avvenuto il 10 agosto, il quadro epidemiologico europeo si è fatto ogni giorno significativamente deteriorato. E anche nel nostro Paese purtroppo, pur se in un quadro lontano dai Paesi europei che hanno riscontrato maggiori difficoltà, abbiamo rilevato una graduale salita del numero dei contagi», ha spiegato il ministro. Secondo Speranza il dato più preoccupante è il «fortissimo abbassamento dell'età media scesa a quota 29 anni.
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Speranza: «Riaprire le scuole è la priorità assoluta»
«La priorità assoluta è la riapertura delle scuole». Per questo obiettivo «abbiamo impegnato tutte le nostre energie». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza durante l'informativa al Senato. «Tutte le scuole riapriranno nel mese di settembre e riapriranno in sicurezza».
«La priorità assoluta è la riapertura delle scuole» e per farlo «abbiamo impegnato tutte le nostre energie». Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza, nell'informativa al Senato sull'attuazione delle misure anti-Covid. «Tutte le scuole riapriranno nel mese di settembre e riapriranno in sicurezza», ha aggiunto il ministro. «Tutti i sacrifici che stiamo tenendo in piedi - ha ricordato Speranza - hanno come obiettivo fondamentale la riapertura. Chiudere le scuole è stata la nostra scelta più difficile e riaprirle ora è davvero la nostra priorità assoluta», per la quale «stiamo impiegando per questo tutte le nostre energie. Stiamo parlando di un grande tema mondiale. Sono stati 190 i Paesi nel mondo che hanno sospeso le attività, 1 miliardo e 700mila milioni di studenti».
L'Italia è «l'unico paese in Europa e nel Mondo che metterà a disposizione 11 milioni di mascherine per studenti e personale scolastico», spiega il ministro che ha sottolineato che si tratta di mascherine chirurgiche e ha rivolto ringraziamenti al commissario Arcuri. Inoltre ha precisato che «le masherine a scuola sono obbligatorie: si deve tenere nei momenti dinamici» quando ci sono contatti e rischi concreti, mentre «nei momenti statici, si intede il momento in cui lo studente è fermo e ascolta il docente, in quel momento la mascherina può essere abbassata». La misura sulle mascherine «può essere rivista in casi epidemiologici particolari».
Quello ottenuto nel contenimento del coronavirus Sars-CoV-2 «non è un risultato del Governo o delle Regioni, ma di tutte le nostre istituzioni repubblicane e della nostra comunità nazionale, dentro una prova durissima chiaramente non ancora vinta, in una situazione ancora in costante evoluzione. Mi sia permesso di riconoscere questo» risultato «in primis alla forza, alla qualità e alla resilienza del nostro Servizio sanitario nazionale e in modo particolare agli uomini e alle donne che vi operano ai quali va e andrà sempre la nostra più sentita gratitudine». Parole di ringraziamento verso gli operatori sanitari che hanno suscitato l'applauso dell'Aula.
Speranza: «Il governo non ha mai autorizzato riapertura delle discoteche»
«Voglio utilizzare questo passaggio in Parlamento per chiarire che il Governo nazionale, nei suoi provvedimenti formali, non aveva mai autorizzato la riapertura delle discoteche. Ma com'è noto, dal 16 di maggio le Regioni hanno la facoltà non solo di misure più restrittive - facoltà che era già presente nella fase più drammatica dell'emergenza - ma anche di mettere in campo misure meno restrittive, e dentro quest'ambito alcune Regioni hanno utilizzato queste facoltà».
Lo ha precisato il ministro della Salute Roberto Speranza, nell'informativa al Senato sull'attuazione delle misure anti-Covid. «La seconda ordinanza che ho firmato durante queste settimane, il 16 di agosto - ha ricordato - riguarda la sospensione delle attività di ballo non sono nelle discoteche, ma anche in luoghi affini, e l'utilizzo obbligatorio delle mascherine all'aperto dopo le 18 nei luoghi dove c'è il rischio di assembramento». Il ministro ha sottolineato che «ogni ordinanza comporta evidentemente un sacrificio, un costo per il nostro Paese. Ma io ritengo che queste ordinanze siano state giuste e opportune - ha rivendicato - e ci consentono di conservare il vantaggio» guadagnato «rispetto ad Paesi».