Ixpe, in orbita il satellite con tecnologia italiana che svelerà i segreti delle stelle Rivedi il lancio di SpaceX Video

Giorgio Saccoccia, Asi: "La Nasa e l'Agenzia Spaziale Italiana, gli Stati Uniti e l'Italia hanno una lunga tradizione di cooperazione bilaterale su missioni spaziali di successo"

Giovedì 9 Dicembre 2021 di Paolo Ricci Bitti
Ixpe, in orbita il satellite con tecnologia italiana che svelerà i segreti delle stelle Rivedi il lancio di SpaceX Video

Il suo prezioso compito scientifico non è immediatamente afferrabile al di fuori della cerchia degli astrofisici, ma bisogna fidarsi di loro quando raccontano con trasporto delle meraviglie che si attendono di scoprire grazie a Ixpe che non è una nuova imposta ma l'acronimo che dà il nome al satellite  Imaging X-ray Polarimetry Explorer, da oggi in orbita a 600 chilometri sull'Equatore. Un satellite di ultima generazione che nasce in casa Nasa ma che ancora una volta si affida alla scienza e alla tecnologia dell'Italia. A portarlo in orbita dal Kennedy Space Center in Florida, davanti al presidente dell'Agenzia spaziale italiana, Giorgio Saccoccia, è stato un razzo lanciatoore Falcon 9 di SpaceX di Elon Musk.

Tenendo a mente gli occhiali con lenti polarizzate che prima o poi tutti abbiamo infocato, si può dire che il satellite Ixpe punta a rispondere alle domande sulla forma e sulle emissioni delle stelle "compatte" che riscaldano la loro atmosfera a temperature strabilianti con produzione di raggi X.

Studiando quest'ultimi, con le ultime tecnologie legate alla polarimetria (il rapporto fra radiazioni e materia) si punta a ricavare informazioni su aspetto, assetto ed emissioni tali stelle.  

Ixpe studierà insomma fenomeni estremi dell'Universo: durante i primi due anni di missione, Ixpe aprirà una nuova "finestra astrofisica effettuando per la prima volta misure altamente sensibili di polarizzazione da sorgenti celesti che emettono in raggi X".

I principali obbiettivi della missione saranno nuclei galattici attivi (Agn), microquasars, pulsar e pulsar wind nebulae, magnetar, binarie nei raggi X, resti di supernova e centro galattico. Ixpe fornirà misure contemporanee di polarizzazione, variabilità, spettrali e immagini, permettendo così di studiare la geometria e i processi fisici di emissione di radiazione e accelerazione di particelle, in ambienti con campi magnetici e gravitazionali estremi.

Ixpe è una missione congiunta Nasa-Asi, selezionata dalla Nasa il 3 gennaio 2017 e che fa parte del programma spaziale Smex-Small Mission Explorer. Grazie al contributo della componente industriale Ohb-I l'Asi è riuscita a consegnare alla Nasa i modelli di volo nei tempi stabiliti, come richiesto dalla partecipazione ai programmi spaziali Smex. L'Asi ricorda inoltre che l'Agenzia, oltre a gestire la partecipazione italiana al programma Ixpe, fornisce la Base di Malindi in Kenya come Stazione di Terra primaria per il tracking del satellite supportata anche da Telespazio e lo Space Science Data Center (Ssdc) presso la sede dell'Agenzia a Roma per le attività di elaborazione e analisi scientifica dei dati.

Ixpe è la prima missione interamente dedicata allo studio dell’universo attraverso la polarizzazione dei raggi X e per farlo utilizzerà una tecnologia tutta “made in Italy”. A bordo sono installati 3 telescopi con rivelatori finanziati dall’ASI e sviluppati da un team di scienziati dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

Il ‘cuore’ dei telescopi a bordo di Ixpe è rappresentato dai tre Gas Pixel Detector: rivelatori di nuova generazione che sfruttano una tecnologia sviluppata nel corso degli ultimi 15 anni e che si avvale delle competenze maturate dall’Infn nel campo della fisica delle particelle e dall’Inaf nello studio dell’Universo nelle Alte Energie. Grazie alla sua tecnologia innovativa, Ixpe potrà misurare non solo l'immagine e l'energia delle sorgenti celesti ma potrà anche ricavare, per la prima volta, indicazioni dirette sulle caratteristiche dei campi elettromagnetici ad esse associati.

“La Nasa e l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), gli Stati Uniti e l'Italia hanno una lunga tradizione di cooperazione bilaterale su missioni spaziali di successo e la missione Ixpe rappresenta un altro esempio virtuoso – ricorda il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia - della capacità italiana di lavorare con partner internazionali per la crescita delle attività spaziali a livello globale.  Siamo particolarmente orgogliosi, inoltre, di essere riusciti a consegnare puntualmente l'innovativa strumentazione scientifica di Ixpe, nonostante la sfida della pandemia: una vera dimostrazione di eccellenza del team italiano della missione. Adesso la parola passa alla scienza, a nuove scoperte rese possibili dall'impegno spaziale del nostro Paese”.

“Ixpe osserverà l’universo sotto una luce nuova, nel vero senso della parola, e ciò che gli consentirà di farlo è il suo innovativo ‘cuore’ tecnologico tutto italiano, frutto di un lungo e importante lavoro di ricerca e sviluppo condotto completamente in house nei nostri laboratori delle Sezioni Infn di Pisa e Torino”, sottolinea Antonio Zoccoli, presidente dell’Infn. “Dobbiamo essere orgogliosi dell’avvio di questa missione, ancor più nella difficile contingenza in cui abbiamo operato per portare a termine il lavoro entro i tempi di programma: desidero, quindi, rivolgere anche un riconoscente ringraziamento a tutti coloro che lo hanno permesso”, conclude Zoccoli.

"La missione Ixpe in collaborazione con la Nasa rappresenta un fondamentale traguardo che valorizza la grande tradizione dell'astrofisica italiana nello studio dell'Universo con i raggi X e gamma come già successo con le missioni spaziali BeppoSax, Agile e la partecipazione a Fermi " dice Marco Tavani, Presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, e prosegue "La comunità astrofisica delle alte energie aspettava da decenni uno strumento di polarimetria-X. Ora l'Italia realizza il cuore della missione Ixpe e sarà entusiasmante vederne i primi risultati: un momento a lungo atteso che siamo certi non deluderà le aspettative".

Paolo Ricci Bitti

Ultimo aggiornamento: 15:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA