TREVISO - La firma sull’ordinanza prefettizia che istituisce la zona rossa è attesa. Ma ancora non arriva. E il sindaco Mario Conte va in pressing sul prefetto Angelo Sidoti: «Mi auguro che il tema venga messo al più presto all’ordine del giorno del tavolo sicurezza». Da mesi la zona calda della città dove istituire l’area di contenimento dentro cui le forze dell’ordine hanno la possibilità di allontanare personaggi considerati a rischio - quindi essenzialmente con precedenti per reati come spaccio, rapina, aggressione - è stata individuata. Si tratta essenzialmente di via Roma, l’area della stazione ferroviaria, quella delle corriere le vie limitrofe come l’intera via Lungo Sile Mattei o piazzetta Recanati. Del provvedimento si è perlato già a fine dicembre e poi è stato discusso in almeno due riunioni del tavolo sicurezza in Prefettura. In un primo momento l’idea di una zona rossa è stata accolta piuttosto freddamente, poi forze dell’ordine e Comune si sono rese conto che il nuovo strumento messo a disposizione dal ministero dell’Interno poteva avere la sua efficacia. A fine gennaio, il sindaco Mario Conte era convinto che ormai l’istituzione della zona rossa fosse prossima: su questo argomento l’ultima parola spetta al Prefetto che deve autorizzare un’apposita ordinanza. Ma a oggi non si sono registrati passi avanti. A fine aprile, il 29, dalla prefettura filtrava questa indicazione: «Stiamo valutando anche alla luce degli ultimi episodi». La valutazione continua. E il sindaco adesso chiede un’accelerata.