Le minacce finite dopo la denuncia
Forse anche per questa circostanza, di cui la magistratura era a conoscenza, dopo il sequestro del telefono con le immagini per ricattare la donna, non si è ritenuto di adottare altre misure restrittive della libertà. Così, in mancanza di elementi allarmanti, l'incensurato e apparentemente innocuo stalker è stato perso di vista. «La valutazione fatta - ha ammesso il procuratore di Treviso Marco Martani - era di non urgenza, cosa purtroppo che si è rivelata infondata» Il modo con cui ha messo in pratica il delitto, infatti, lascia intendere che il gesto fosse stato a lungo premeditato. Per raggiungere la casa Bujar ha usato una bicicletta, per evitare di lasciare tracce nei dispositivi di rilevamento delle targhe. Con sé ha portato una borsa contenente lo strumento per sfondare la porta dell'abitazione, un grosso martello, ed un coltello, lasciato sul posto dopo aver inferto almeno sette pugnalate mortali a Vanessa, e identico ad altri trovati poi a casa sua.