Moldavia e Transnistria, la paura della guerra di Putin: perché Chisinau chiede aiuto alla Francia

Venerdì 8 Marzo 2024, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 15:33

Macron non rinuncia all'opzione di invio di truppe

L'accordo di cooperazione nel settore della difesa tra Moldova e Francia apre la strada all'addestramento delle forze armate del Paese. «Non possiamo permetterci di porci dei limiti di fronte a un nemico che non se ne pone», ha dichiarato Macron riferendosi a Putin. Tenendo in mano delle mappe geografiche il presidente francese ha fornito, in un colloquio con le opposizioni ieri, una panoramica della situazione sul fronte, descrivendo un esercito ucraino in difficoltà per la mancanza di munizioni e il rischio di una ritirata a favore dei russi. «Dobbiamo sostenere l'Ucraina per evitare che perda, ma non si tratta di metterci in una posizione belligerante», ha spiegato Macron che ha menzionato gli attacchi informatici contro diversi Stati europei, tra cui la Francia, e la minaccia ai suoi interessi in Africa e nel Mar Rosso. La sua posizione è diventata controversa, scomoda: è visto come il politico europeo più pronto a una possibile un'escalation bellica con l'invio di truppe. Una posizione che ha sollevato un fortissimo dibattito. il 60% dei francesi è contrario secondo un sondaggio Odoxa-backbone Consulting per Le Figaro e le opposizioni fanno muro. È stato costretto a correggere il tiro, i quotidiani francesi riportano le precisazioni del suo staff: «il presidente non ha messo sul tavolo l'idea di inviare truppe di terra, ma si è limitato a rispondere a una domanda durante la conferenza stampa a seguito di un incontro a sostegno dell'Ucraina a Parigi la scorsa settimana».

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