Rondini, il ritorno in Contrada: monitorati 15 nidi contro i quattro dello scorso anno. Sparito il balestruccio

domenica 1 giugno 2025, 00:45

IL PERIODO MONITORATO

Per fornire dei dati chiari e sicuri si sceglie di monitorare la presenza delle rondini durante il mese di maggio, quando ritornano in città e l’area è nella sua piena potenzialità. Ogni anno, infatti, migrano in Africa durante l’inverno, ritornando poi in Europa, spingendosi fino in Russia. «Essendo prettamente insettivore, l’Africa centrale è il luogo ideale per passare l’inverno, perché ricco di cibo. Terminata la muta, ingrassano, cercando di ottenere tutte le energie necessarie per affrontare due ostacoli molto importanti: il deserto del Sahara e, dopo una piccola pausa, il Mediterraneo», riferisce Taiariol. I cambiamenti climatici, pesticidi e le nuove tipologie dell’agricoltura, però, stanno sempre di più mettendo a rischio la loro sopravvivenza. «Uno studio inglese ha calcolato che il fabbisogno che una coppia di rondini deve fornire per fra crescere i suoi quattro piccolini è di 150 mila insetti - continua - di cui il 90% di questi sono principalmente zanzare e mosche: un vantaggio anche tutto nostro». Lo scopo dell’attività è anche quello di sensibilizzare sempre di più i cittadini sull’importanza di questi uccelli e sul reato che si commette ognivolta che un loro nido viene distrutto. Conclude Sperotto: «È rassicurante sentire persone che cercano di controllare e salvaguardare i nidi che hanno vicino ai propri negozi». Un segnale molto positivo che dimostra sempre di più che qualcosa sta cambiando.

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