Re Carlo, il cancro e il dottore omeopata Michael Dixon: chi è il capo (contestato) dell'equipe medica che si occuperà delle cure

Mercoledì 7 Febbraio 2024, 19:44 - Ultimo aggiornamento: 22:47

Le critiche

Edzard Ernst, professore emerito dell'Università di Exeter, ha dichiarato: «Chiunque promuova l'omeopatia sta minando la medicina basata sull'evidenza e il pensiero razionale. La prima conseguenza è che indebolisce il servizio sanitario nazionale, la secondo è che causerà danni alla società. Noi e altri abbiamo dimostrato che l'omeopatia non è una terapia efficace, anche se oggi gode di un consenso diffuso. Per me, questo significa che il suo unico posto legittimo è nei libri di storia della medicina». La Good Thinking Society, associazione che si batte per diffondere il pensiero scientifico, disse al Guardian di essere preoccupata per la nomina di Dixon. Michael Marshall, direttore del progetto presso la società, dichiarò: «Non è una scelta appropriata. Penso che il ruolo della monarchia, se ne ha uno nella società attuale, non sia quello di difendere i propri progetti personali e le proprie convinzioni personali o di usare il potere e l'influenza che hanno per promuovere cause che vanno direttamente contro l'evidenza che noi abbiamo. È assolutamente inequivocabile che i rimedi omeopatici non funzionano». Marshall affermò che la nomina è preoccupante anche perché suggerisce che il re potrebbe ancora sostenere la medicina complementare dietro le quinte. «Prima che diventasse re, Carlo era il patrono delle organizzazioni omeopatiche - aggiunse - era un sostenitore schietto a favore dell'omeopatia e spingeva i confini della scienza verso la pseudoscienza. Si pensava che avrebbe smesso di farlo una volta diventato re. Questo sembra essere un segno che non lo farà, che non si fermerà».

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