Putin e Zelensky, l'ombra delle elezioni dietro la guerra. Lo zar punta al record di Stalin, il leader ucraino respinge gli sfidanti: «Ora non è il momento di disintegrarsi»

Martedì 7 Novembre 2023, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 13:24

Il Cremlino senza eredi

Tra diplomatici, servizi d'intelligence e giornalisti che seguono la Russia c'erano già pochi dubbi che Putin avrebbe rinunciato a presentarsi nuovamente alle presidenziali, dopo aver promosso nel 2020 una riforma costituzionale che gli consente di aggirare il precedente limite di due mandati consecutivi dandogli appunto la possibilità di candidarsi alle presidenziali del 2024 e, in teoria, anche a quelle del 2030. Ma ora le indiscrezioni raccolte da Guy Faulconbridge, capo dell'ufficio moscovita della Reuters e vecchio conoscitore della Russia, non sembrano lasciare più alcuna incertezza. Come sottolinea lo stesso giornalista, non si poteva pensare che il leader russo, che ha 71 anni ed è diventato per la prima volta presidente nel 2000, lasciasse il comando nel pieno di un conflitto in Ucraina che ha generato «il più grande scontro con l'Occidente dalla crisi dei missili a Cuba del 1962», e che lo stesso Putin vede come una sfida esistenziale per il Paese. Nei sondaggi del Centro Levada, inoltre, l'attuale presidente gode stabilmente di un indice di approvazione di oltre l'80%. Un dato difficilmente scalfibile, visti l'inasprimento della repressione, il controllo sui principali media e l'assenza di leader dell'opposizione che possano contare su un significativo sostegno popolare.

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