Putin e la "grana interna" dei partigiani russi: ecco perché si sono ribellati al Cremlino (e che ruolo possono assumere nella guerra)

Mercoledì 24 Maggio 2023, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 12:01

Partigiani russi, le rivendicazioni

Cesare racconta: «Siamo stati avvicinati dalla gente di Belgorod con la richiesta di condurre un'operazione di mantenimento della pace sul territorio della regione perché, ovviamente, sono stanchi di essere bombardati». Alla domanda dell'intervistatore su cose intendesse di preciso con «operazione di mantenimento della pace», il militare chiarisce: «È una smilitarizzazione della regione di Belgorod. La gente è stanca della guerra e vuole la pace». Dunque i ribelli avrebbero agito per assecondare una necessità della propria gente, di chi ripudia la guerra al punto da aver loro indirizzato una lettera, per chiedere un intervento risolutore. Se la tesi, ovviamente, è plausibile pur essendo tutta da verificare, fa storcere un po' il naso l'attacco alla qualità dell'esercito di Mosca che il militare infila nel mezzo del discorso. «Sappiamo che l'esercito russo non ha delle forze armate così professionali, come si pensava trattandosi del secondo esercito più grande del mondo», racconta Cesare che a conferma della sua tesi rimarca l'episodio avvenuto proprio a Belgorod, quando un Su-34 russo, un caccia del Cremlino, ha sganciato per errore due bombe sulla città che dormiva poco prima di mezzanotte. Una gaffe drammatica che ha causato danni agli edifici e il ferimento di tre persone ma che avrebbe potuto avere conseguenze decisamente peggiori.

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