Alexei Navalny stava per essere liberato, poi qualcosa è cambiato. È quanto trapela dallo staff del dissidente morto nel carcere IK-3 nell'Artico russo. L'accordo finale per uno scambio di prigionieri con gli Stati Uniti e la Germania sarebbe stato siglato il 15 febbraio, il giorno prima del decesso di Navalny. Maria Pevchikh, dirigente della Fondazione anticorruzione di Alexei Navalny, ha affermato che lo scambio doveva portare al rilascio anche di due cittadini americani detenuti in Russia in cambio di Vadim Krasikov, ex colonnello dei servizi di sicurezza russi Fsb, detenuto in Germania per omicidio.