La notte dell'11 novembre 2011 l'Italia è vicina al fallimento finanziario. Lo spread sfiora i 600 punti e il rendimento dei titoli, e degli interessi da versare, continua a salire. Il capo dello stato Giorgio Napolitano, di fronte all'impasse politico del governo Berlusconi, convince il premier a dimettersi e affida a Mario Monti la guida di un governo di unità nazionale, sul modello di quello che nel '78 vide alleati la Dc e il suo Pci. Anche grazie alla responsabilità del parlamento, il governo varò in extremis una serie di riforme, che misero al sicuro il bilancio.
Napolitano, la notte ad alta tensione (con lo spread a 600) nella quale impose a Berlusconi di dimettersi
Venerdì 22 Settembre 2023, 21:23 - Ultimo aggiornamento: 21:57

di Giuliano Pani
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