MONSELICE (PADOVA) - Scoppia una lite fuori da scuola: 14enne estrae un coltello e minaccia il rivale. Ma in quel momento passa il vicepreside in auto: «Li ho fulminati con lo sguardo e, mantenendo la calma, ho evitato il peggio». E così il ragazzino è stato denunciato alla Procura dei minori. Sono stati momenti di angoscia quelli vissuti mercoledì mattina (12 febbraio) da decine di studenti dell’istituto superiore Kennedy.
La ricostruzione
Erano circa le 7.20 e i giovanissimi si preparavano a una giornata di lezioni. Alla spicciolata, erano scesi alla fermata degli autobus su via Rovigana e, tramite via De Gasperi, si stavano incamminando verso la scuola. Attimi sereni, fatti di risate e chiacchiere tra amici, che ad un tratto si sono tramutati in paura.
Due di loro, 14enni, hanno iniziato a discutere animosamente. Frequentano entrambi il Kennedy e sono nordafricani di seconda generazione, residenti in zona. Tra loro, si racconta, c’era qualche piccola ruggine provocata da precedenti dissidi tra i banchi di scuola. «Cose di poco conto, inezie risolvibili con il dialogo» spiegano dalla scuola, ma per i due, invece, l’affronto, era da risolvere con un confronto muscolare.
I toni si accendono, le parole diventano offese, il litigio a due si espande ad alcuni compagni di classe che assistono alla scena e, invano, tentano di placare gli animi. Uno dei due litiganti, ad un tratto, estrae un coltello.
Forse vuole mettere paura al rivale, oppure cerca un modo di difendersi da eventuali pugni o, peggio, si prepara a vibrare colpi e trasformare l’alterco in tragedia. È proprio in quel momento, al culmine della tensione, che passa in auto il vicepreside Vincenzo Ficco.