Hamas, il gruppo terrorista
Tel Aviv e Gerusalemme sembrano città fantasma, con la popolazione barricata in casa dopo la pioggia di razzi di sabato. A confermare la forza dello scontro esploso in Medioriente parlano i numeri: in Israele le vittime dei raid di Hamas, comprese quelle del massacro del rave party alla frontiera, sono arrivate ad oltre 700. Dei circa 2.500 feriti, molti sono in gravi condizioni. E all'appello mancano ancora in centinaia. Ma al centro della guerra contro lo Stato ebraico ci sono i rapiti, un aspetto senza precedenti dell'incursione barbarica: l’operazione condotta da Hamas è stata strutturata per colpire il tessuto civile del Paese - piccoli insediamenti chiamati kibbutz - con l’intento di fare prigionieri e usarli come ostaggi. A capo dell'operazione il 62enne Yahya Sinwar, leader del gruppo fondamentalista che, in queste ore, stringe tra le mani il destino di donne, anziani e bambini trascinati via sabato mattina dai terroristi.