Giovanna Pedretti, inchiesta per istigazione al suicidio: «Uccisa dalla gogna del web». La figlia contro Selvaggia Lucarelli

Martedì 16 Gennaio 2024, 07:56 - Ultimo aggiornamento: 11:05

La figlia attacca Selvaggia Lucarelli

Per Fiorina D'Avino, figlia della ristoratrice, la prospettiva è un'altra: «L'accanirsi è pericoloso - è la sua risposta alla Lucarelli - Grazie cara "signora" per aver massacrato per via mediatica la mia mamma. Cerchi pure la sua prossima vittima». Per vagliare l'ipotesi di istigazione al suicidio, gli investigatori svolgeranno analisi tecniche su telefoni e computer della ristoratrice, che in merito alla recensione del cliente omofobo è stata ascoltata sabato come persona informata sui fatti. Semplici dichiarazioni nell'ambito di un approfondimento volto a chiarire se nel commento discriminatorio si prefigurasse il reato di istigazione all'odio. Ma Giovanna, racconta chi le stava vicino, era impreparata a tutto questo clamore e agli insulti sul web. «Falsa come una moneta da 3 euro», l'accusa. «Macché trovata promozionale. La pizzeria era sempre piena, lei non era certo a caccia di clienti», la difendono i frequentatori abituali. E da un primo esame dei conti del locale da parte degli investigatori, del resto, non emergerebbero problemi economici.

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