I post
Quindi scatterà l'analisi del post e della rencensione all'origine della bufera che è sfociata in tragedia. Questioni su cui Giovanna era stata sentita dall'ufficio di Polizia giudiziaria dopo l'inferno scoppiato contro di lei sui social. Si provvederà alle verifiche tecniche con Google per capire chi fu l'autore del post omofobo e come sia finito sul profilo Facebook del locale. Sulla cancellata del parco pubblico che si trova proprio di fronte al ristorante, intanto, è apparso dalla notte scorsa un grande lenzuolo con la scritta: «Stampa e tv rispettate la famiglia e non fatevi vedere più». È comparso un secondo striscione su un'abitazione a fianco del locale, dello stesso tenore e nel pomeriggio un'avvocatessa, Simona Callegari, che si è detta portavoce della famiglia, ha chiesto silenzio e rispetto per i congiunti di Giovanna.