Gaza, incubo fosse comuni: nei cimiteri non c'è più posto. Corpi inumati in tutta fretta

Martedì 31 Ottobre 2023, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 20:01
Gaza, nei cimiteri non c'è più posto: fosse comuni e corpi inumati in fretta
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Deir el-Ballah, cittadina nel settore centrale della Striscia di Gaza, affacciata sul mare. D'estate luogo ideale per le vacanze familiari. Il suo cimitero era considerato al completo ed era chiuso da tempo. Ma tutto è cambiato dopo il 7 ottobre, quando sono cominciati i bombardamenti israeliani. «Siamo stati costretti ad aprire i cancelli e a scavare nuove fosse fra le tombe già esistenti», racconta uno dei dipendenti. Ma se si prevedeva un afflusso contenuto di vittime, è stato invece un diluvio. Gli operai hanno dovuto ingegnarsi e aprire nuove fosse fra il muro di cinta ed il cimitero vero e proprio. Fosse, fosse e ancora fosse, mentre dall'ospedale arrivano in continuazione nuovi corpi da seppellire. Le cerimonie religiose vengono recitate in fretta all'ospedale: non alla presenza dei familiari, bensì di agenti di polizia e dello staff medico.

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