Gaza, chi la governerà? Dalla soluzione Onu all'intervento di Arabia saudita e Qatar

Mercoledì 25 Ottobre 2023, 13:44 - Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 14:07

La rete diplomatica / 2 Qatar

Il Qatar è diventato un intermediario chiave per i negozati per la liberazione degli ostaggi tenuti sotto sequestro dai militanti di Hamas. Il Qatar mantiene rapporti e sostiene i gruppi militanti ma anche forti legami legati alla sicurezza con gli Stati Uniti. Il Qatar, scrive Ap, ha pagato gli stipendi dei funzionari pubblici nella Striscia di Gaza, ha fornito trasferimenti di denaro alle famiglie povere e ha offerto altri tipi di aiuti umanitari ai palestinesi di Gaza. Non solo. Ha anche ospitato l'ufficio politico di Hamas nella sua capitale Doha per oltre un decennio. Tra i funzionari di base c'è Khaled Mashaal, un membro di Hamas in esilio che è sopravvissuto a un tentativo di assassinio israeliano del 1997 in Giordania che ha minacciato di far deragliare l'accordo di pace con Israele. C'è anche Ismail Haniyeh, il leader supremo di Hamas. Mashaal, in un'intervista con Sky News di questa settimana, ha detto gli ostaggi potrebbero essere rilasciati se Israele ferma i suoi attacchi aerei. Finora sono state rilasciate quattro persone su oltre duecento. «Fermino questa aggressione e troverete i mediatori come il Qatar e l'Egitto e altri paesi arabi per farli rilasciare e inviarli alle loro case», ha detto Mashaal degli ostaggi. Alcuni parenti degli ostaggi in visita a Roma hanno auspicato proprio che si tratti a tutti i livelli e con tutti gli interloocutori possibili, anche paesi arabi, per la liberazione dei loro cari.

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