Fregata Martinengo, la nave italiana nel Mar Rosso: lanciasiluri e cannoni per la missione "Atalanta"

Sabato 10 Febbraio 2024, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 19:31
Fregata Martinengo, la nave italiana nel Mar Rosso: lanciasiluri e cannoni per la missione "Atalanta"
di Silvia Sfregola
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La fregata Martinengo” assume il compito di unità di bandiera di “Atalanta”, la missione dell’Unione Europea per il contrasto alla pirateria già operativa nella zona compresa tra il Mar Rosso, il Golfo di Aden e parte dell’Oceano Indiano, Isole Seychelles incluse. Il cacciatorpediniere della Marina Militare “Caio Duilio” ha effettuato il passaggio di consegne con la fregata, già impegnata nelle acque del Mar Rosso minacciate dagli attacchi degli Houthi per garantire la libertà delle rotte commerciali e la protezione delle unità mercantili in transito. Il Caio Duilio sarà con ogni probabilità l’ammiraglia dell’operazione europea “Aspides” di scorta ai mercantili in transito nello Stretto di Bab el-Mandeb. Il via libera definitivo alla missione dovrebbe arrivare entro fine mese con l'obiettivo di affiancare “Atalanta” con regole di ingaggio, però, decisamente diverse.

L’Italia avrà il comando delle forze dell’operazione il cui vertice sarà invece greco o francese. All’operazione parteciperanno per ora quattro fregate e cacciatorpediniere fornite da Italia, Francia, Germania e Grecia. La base d’appoggio più probabile per l’operazione “Aspides” è la base navale di Gibuti, a poche decine di miglia dalla costa yemenita controllata dagli Houthi, che ospita a tempo pieno un centinaio di militari e civili per assistere le navi militari in transito ma che può essere rapidamente rafforzata.

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