Fabrizio Moro a Sanremo 2024: «Mio figlio mi ha salvato da alcol e droga. Con Ermal Meta? Litigavamo spesso»

Sabato 3 Febbraio 2024, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 11:41

Il cinema

Cantante e regista. Il prossimo 22 febbraio sarà nelle sale con "Martedì e venerdì". «Nel cinema non sono sicuro come nella musica, non è il mio territorio di nascita. Ho l’ansia sulle spalle, sono scrupoloso, mi faccio mille problemi, imporre la propria visione è complicato se arrivi da un mondo diverso: il direttore della fotografia aveva fatto già 30 film, l’aiuto-regista 50, l’operatore altri 100, arrivi te — cantautore — e anche se li hai scelti tu, ti guardano con il sottotesto: ma questo che c... vuole?». «Oggi nella musica è più facile avere visibilità, popolarità, successo, creare una carriera invece è più complicato. Alcune volte sono caduto nella trappola del successo, ma la maggior parte delle volte no: posso definirmi uno che ha sempre pagato per la sua libertà, sono felice di quello che ho, sono un uomo sereno».

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