La controffensiva ucraina non si ferma, avanza e inizia ad alimentare crepe all'interno del Cremlino. Gli attacchi subiti sul Mar Nero, l'evoluzione della situazione in Crimea, il territorio riconquistato a Bakhmut e Zaporizhzhia e lo sfondamento della linea Surovikin hanno messo il presidente russo Vladimir Putin in condizione di alzare i toni nei confronti dei suoi uomini. Lo zar vuole riprendere in mano il conflitto e non vuole mostrarsi debole di fronte a Kiev e alle forze Occidentali. E nel mirino ci è finito il ministro della Difesa Sergei Shoigu.
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