Ostaggi, cresce la speranza di vedere altre persone liberate in mano ad Hamas dopo gli ultimi giorni di febbrili trattative (e primi risultati). Un accorato appello è stato rivolto da Liora Argamani, madre di Noa. La donna ha un cancro al cervello al quarto stadio e ha implorato Hamas di liberare la figlia per poterla rivedere prima che sia troppo tardi. «Il mio solo desiderio è abbracciare Noa prima che non mi sia più possibile».
Noa è una delle ragazze-simbolo dei rapiti al rave nel deserto il 7 ottobre, la giovane che tutto il mondo ha visto nel video postato da Hamas, portata via in moto dai terroristi, con le braccia protese verso il fidanzato, spinto da un miliziano che gli puntava addosso un kalashnikov.
Chi è Noa Argamani
Era andata alla festa nel sud di Israele col fidanzato, per vivere un'esperienza felice celebrando la Natura per la festa ebraica del Sukkot. Ma quel rave si è trasformato in un incubo per Noa Argamani, protagonista di un video diventato virale in cui viene presa in ostaggio dai miliziani di Hamas durante l'attacco di sabato.
Noa Argamani è una studentessa israeliana di 25 anni.
Noa Argamani, il dolore del padre
«Per tutta la vita, da quando è nata, ho cercato di proteggerla e abbracciarla, sostenerla e amarla. Vorrei poter almeno incoraggiarla in questo momento difficile o dirle qualcosa», è il dolore del papà di Noa Argamani, che ha raccontato di aver cercato disperatamente di mettersi in contatto con sua figlia ma quando lei non ha risposto al telefono è andato a cercarla negli ospedali del sud di Israele. «Quando sono arrivato lì, qualcuno mi ha parlato del video di lei sulla moto, ma speravo non fosse vero. Poi qualcuno mi ha mostrato il video e ho visto Noa», ha aggiunto.