Spray anti-raffreddore, lo psichiatra Massimo Clerici: «Provoca infarti e stati psicotici»

A parlare è il professore ordinario di Psichiatria dell'Università degli Studi di Milano Bicocca

Domenica 10 Marzo 2024 di Valentina Arcovio
Spray anti-raffreddore, lo psichiatra Massimo Clerici: «Provoca infarti e stati psicotici»

«È fondamentale continuare a monitorare la diffusione di molecole, vecchie e nuove, che possono alimentare il mercato nero' di sostanze stupefacenti.

L'efedrina è un principio attivo ben noto, purtroppo non solo in ambito medico, e per cui è giusto alzare la guardia per limitarne la diffusione in contesti illegali». A parlare è Massimo Clerici, professore ordinario di Psichiatria dell'Università degli Studi di Milano Bicocca e vicepresidente della Società italiana di psichiatria (Sip).

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Professore, cos'è esattamente l'efedrina?
«È un principio attivo simpatico mimetico, utilizzato in numerosi farmaci, anche da banco. È presente, ad esempio, nei decongestionanti nasali e in alcuni farmaci broncodilatori usati per l'asma. Tuttavia, soprattutto a concentrazioni elevate può avere un effetto psicoattivo. In passato, è stato utilizzato ad esempio per migliorare la concentrazione nello studio o anche per dimagrire, visto che inibisce il senso di fame. Ora pare sia ritornato in auge tra i produttori di sostanze illegali».
Quali sono i rischi di un consumo «illegale» di efedrina?
«L'assunzione di dosi alte di efedrina può provocare stati di ansia, confusione, irrequietezza, insonnia, stati psicotici, così come anche fibrillazione cardiaca, infarto e ictus. Inoltre, se assunta in combinazione con altre sostanze eccitanti, quali ad esempio caffeina, sinefrina o anche amfetamine, si può andare in coma e arrivare addirittura alla morte».
In che modo viene utilizzato "illegalmente"?
«L'efedrina, oltre ad avere effetti psicoattivi diretti, può essere un precursore chimico nella fabbricazione illecita di alcune droghe, come la metamfetamina. Questo significa che la molecola può essere utilizzata come legante' per sostanze stupefacenti che possono poi essere diffuse tramite il mercato illegale».
Quanto è diffuso l'utilizzo illecito?
«È davvero difficile monitorarne la diffusione. A differenza delle piantagioni per gli oppiacei, ad esempio, che possono essere sorvegliati tramite i satelliti, l'efedrina, così come altre nuove droghe, può essere prodotta in piccoli laboratori. Quindi, in posti al chiuso che è difficile trovare e che, purtroppo, molto spesso fuggono al controllo».

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