Un vero e proprio arsenale di armi, nascosto in un vecchio casolare, nella zona periferica del territorio. Lo hanno scoperto i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, nell’ambito delle indagini scattate nelle ore successive al ferimento dell’ex pentito di Poggiomarino, Carmine Amoruso, rimasto vittima di un agguato martedì pomeriggio nei pressi del cimitero.
I carabinieri avevano la certezza di trovare materiale di interesse investigativo in quel casolare, alla periferia della città. Forse una soffiata all’origine della perquisizione scattata giovedì sera. Al momento dell’irruzione degli uomini dell’Arma, non c’erano persone in casa, neppure l’insospettabile ed anziana custode dell’arsenale, identificata successivamente. Le armi sequestrate, che erano tutte in ottimo stato di conservazione, saranno attentamente analizzate per cercare di risalire a chi ne avesse la disponibilità, a chi le abbia condotte in quel casolare di San Marzano per tenerle nascoste. Bisognerà, inoltre, appurare se alcune delle armi rinvenute siano già state utilizzate e se sia possibile rilevare su di esse la presenza di impronte digitali. Non si esclude che tra quelle sequestrate possa esserci anche l’arma impugnata dal killer martedì pomeriggio per scaricare la raffica di proiettili contro l’ex pentito 36enne di Poggiomarino Carmine Amoruso, sorpreso mentre era in auto con il fratello Marco ed un altro pregiudicato di Poggiomarino. Intanto, ieri mattina l’ex esponente del clan Giugliano ha lasciato l’ospedale di Sarno. Ha chiesto di tornare a casa nonostante i chirurghi lo avessero operato solo il giorno prima per estrarre la pallottola che era rimasta incastrata all’altezza della scapola sinistra.