Roma, a Tor Bella Monaca in 450 sono ai domiciliari: viaggio nei palazzoni dello spaccio

Venerdì 1 Settembre 2023 di Alessia Marani
Roma, a Tor Bella Monaca in 450 sono ai domiciliari: viaggio nei palazzoni dello spaccio

IL CASO

Il criminale della porta accanto vive a Tor Bella Monaca. E se non c'è è perché è andato in vacanza. Non c'è pianerottolo, non c'è scala nei palazzoni popolari che si snodano tra via dell'Archeologia, via Ferdinando Quaglia e via Santa Rita da Cascia in cui non abiti qualcuno che ha avuto guai (seri) con la legge. I numeri sono impietosi e parlano chiaro: nella zona in cui si concentra quasi l'ottanta per cento delle case popolari della Capitale, le forze dell'ordine dovrebbero controllare ogni giorno ben 450 persone ai domiciliari tra arrestati e detenuti scarcerati che hanno ottenuto di scontare la pena tra le mura domestiche. Un terzo di quanti si trovano nello stesso regime cautelare in tutto il Lazio: un autentico record. Non basta.

L'ESERCITO DI PUSHER

Ci sono almeno 120 persone sottoposte all'obbligo di firma che ogni giorno vanno e vengono tra le loro abitazioni e le caserme. Mentre negli ultimi sei anni sono state emesse più di 140 misure cautelari. Ed è in questo contesto di polveriera sociale, su cui nessuna operazione Antimafia può incidere fino in fondo, che i clan fanno affari senza fine con la droga, approfittando di un esercito di pusher e "rette" (coloro che custodiscono stupefacente, soldi, pistole e armi bianche) inesauribile e implacabile. Chi commette reati è qua, ma al supermarket della coca, del "fumo" e del crack aperto all'ombra delle "Torri" per 24 ore, giorno e notte, i clienti arrivano da ogni parte di Roma. Indossano i colletti bianchi e inamidati degli impiegati e dei professionisti; di giorno si spaccano la schiena nei mestieri più duri e magari la sera si fanno il loro giro a Torbella per acquistare qualche minuto "da sballo" e svuotare la mente, mentre in realtà i neuroni della loro testa li distruggono con le sostanze. Il marchio della droga ce l'ha chi abita a Torbella; chi la consuma, invece, torna nel proprio quartiere senza etichette malfamanti e dorme sonni tranquilli. Non come le persone per bene che alle Torri hanno paura persino a mettere il naso fuori dalla porta.
Chi è ai domiciliari, dunque, spesso e volentieri, continua a fare i suoi traffici come niente fosse, ricevendo anche visite esterne. Del resto la probabilità di ricevere un controllo in casa da parte di carabinieri e polizia è davvero ridotta al lumicino. Più facile comprare un gratta e vinci e sbancare. Perché a occuparsi della rassegna di coloro che sono ai domiciliari non esistono unità speciali o squadre dedicate. Ma il compito tocca alle "solite" pattuglie in forza alle singole caserme e commissariati. In pratica, tra l'intervento per un furto o una rapina, un check-point o un provvedimento da eseguire su ordine dell'autorità giudiziaria, militari e poliziotti di turno dovrebbero pure citofonare e salire in casa di quasi cinquecento persone dislocate in punti diversi, ogni giorno. Uno sforzo mastodontico.

TUTTI AL MARE

Dopo il danno la beffa. Perché magari a essere controllati, alla fine, sono quasi sempre gli stessi. Ossia coloro che hanno esigenza di visite mediche periodiche o di recarsi al SerD (Servizio per le dipendenze) con cadenza abituale. Per ciascuna uscita, infatti, in molti casi, serve che il provvedimento del giudice venga notificato dalle forze dell'ordine. Così come va notificata di persona l'autorizzazione a lasciare il domicilio per andare dal dentista, dall'urologo o dal poodologo. Quest'estate, tuttavia, il numero delle persone ristrette in casa da controllare a Torbella è sceso di qualche unità. Nessun fine pena. Ma solo un periodo di "vacanza". Più di uno ha ottenuto il nullaosta dal magistrato per ricongiungersi al nucleo familiare e «non alterare il contesto abitativo» nelle località di mare: ad Ardea, a Tor San Lorenzo, a Nettuno o a Foce Verde (Latina). Alcuni dei luoghi in cui i clan che gestiscono il narcotraffico capitale hanno messo radici da tempo.
Alessia Marani
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 11:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA