Due miliardi e mezzo di euro.
Ma pandemia significa anche hotel che chiudono, serrande che si abbassano, ristoranti che non riaprono, operatori del turismo che non hanno più un lavoro. Secondo Bankitalia a fine settembre «le presenze erano appena l’8 per cento di quelle registrate nel settembre del 2019». Altri flash: nei primi nove mesi del 2021 le presenze negli alberghi di Roma sono scese del 77 per cento e degli stranieri dell’80, «il tasso di occupazione delle strutture alberghiere nei primi nove mesi del 2020 è diminuito al 23 per cento dal 74». Gli annunci degli ultimi giorni, sulla efficacia di alcuni vaccini in fase di sperimentazione, riaccendono la speranza. Ma non aspettiamoci gli effetti già per le vacanze di Pasqua. Rivedremo i turisti, se tutto andrà bene, a metà 2021.